
Investire in commodities grazie ai fondi comuni

L’opportunità che ci viene così offerta è di quelle da prendere al volo. Basti pensare che, soltanto nel 2010, i fondi comuni azionari hanno registrato un aumento del 18% mentre quelli obbligazionari del 10.
Prima, però, di buttarci nel vivo della discussione, spiegando quali potrebbero essere le migliori strategie d’azione nel caso in cui si decidesse di investire in fondi comuni nel 2011 e d’obbligo una riflessione in merito ai vantaggi di codesto strumento finanziario rispetto ai molti altri che il gioco della Borsa mette a disposizione dello speculatore.
Abbiamo, sinora, analizzato i più svariati argomenti soffermandoci, di recente, sulle performance dei fondi comuni nel 2010. Continuando, dunque, in questa (proficua) direzione, vorremmo oggi tracciare un brevissimo resoconto storico dell’andamento dei fondi comuni nel cuore e nel mercato degli italiani.
QUANTO VENGONO UTILIZZATI I FONDI COMUNI
Più interessante può essere, invece, soprattutto per non demoralizzarsi troppo nel confronto con il 2009 (l’anno cosiddetto della rimonta), quando resero, complessivamente, il 6,42%, osservare ed analizzare gli andamenti dei singoli fondi comuni d’investimento.
La posta in gioco, infatti, è decisamente alta e riguarda i nostri risparmi, le nostre possibilità di successo, i nostri, possibili, clamorosi, fallimenti.
Detto questo è bene sapere che, praticamente, giocare in borsa è davvero molto facile.
Chiunque, invece, sia spaventato dalla volatilità dei mercati, mai così marcata, e volesse crearsi un portafoglio assolutamente sicuro, può leggere i nostri consigli sulle obbligazioni a basso rischio per il 2011.
Con una piccola, ma decisiva, differenza: quella dei costi.
Tra di essi segnaliamo la facilità di gestione, specialmente dei conti vincolati, che si accompagna solitamente ad una politica di totale abbattimento dei costi e di rendimenti consistenti.