Come risparmiare riciclando

di Redazione Commenta

Vestiti, mobili, suppellettili, oggetti per la casa di ogni genere. Prima di buttarli nella spazzatura bisogna pensarci su più v0lte. E’ questo un ragionamento che può essere applicato a qualsiasi cosa. Si va dal semplice rifiuto all’oggetto ingombrante all’interno della propria abitazione. Prima di inserire gli oggetti di ogni tipo all’interno della raccolta differenziata, o di portare i propri scarti all’ecocentro, sarebbe il caso di valutare alcune alternative. Si può partire da un semplice ragionamento, che si suddivide in alcune domande.

  • Posso utilizzare questo oggetto per una eventuale (quanto risoluta) attività di autoproduzione?
  • Posso vendere questo oggetto? E’ sorprendente venire a sapere (a volte per caso, a volte grazie a delle ricerche che in questo caso sono utilissime) che alcuni oggetti ritenuti vecchi e magari orrendi, per altri potrebbero essere utili e fondamentali.
  • Posso barattare questo oggetto?
  • Posso regalare questo oggetto? Non sempre risparmiare equivale automaticamente a monetizzare; ogni tanto è possibile imparare a fare uno strappo e cedere quel che non ci serve più a chi ne ha davvero bisogno per far si che sia quest’ultimo a risparmiare alla fine dell’iter dell’oggetto (che al posto di finire nella spazzatura tornerà utile).

Non sempre, dunque, conviene recarsi nella discarica e buttare gli oggetti. Si può pensare al riciclo. Il riciclo consta di varie forme. Una di queste è sicuramente il riciclo di vestiti usati. Possono servire per casa, così come le vecchie scarpe e i vecchi cappelli. Questi ultimi, in particolar modo gli snapback o i classici berretti, tornerebbero ad esempio utili nel momento in cui si decide di pitturare la propria abitazione. Ma è, questo, soltanto un esempio su un milione.

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