Rapporto Coop 2012 sui consumi degli italiani

di Redazione Commenta

Un arco temporale molto vasto ed ampio, della durata di ben 5 anni, caratterizzato, come voi tutti certamente saprete, dall'attuale crisi economica e finanziaria.

Il Settore Economico e Ufficio Studi di Coop Italia, sistema di cooperative italiane che gestisce una vasta rete di supermercati, ipermercati e discount caratterizzati dalle insegne Coop e Dico, avrebbe recentemente presentato, nel corso di un evento pubblico tenutosi presso la Terrazza Martini di Piazza Diaz a Milano, i risultati del Rapporto Coop 2012 – Consumi e distribuzione che, per la prima volta nella storia, sarebbe stato redatto e compilato esclusivamente in versione digitale.

MIGLIORARE IL RENDIMENTO DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Codesto Rapporto, come altresì spiegato dai responsabili del progetto, avrebbe inteso valutare qualità e quantità dei consumi di tutti gli italiani tra gli inizi del 2007 e gli inizi del 2012.

APPLICAZIONI PER CALCOLARE I CONSUMI DI ENERGIA

Un arco temporale molto vasto ed ampio, della durata di ben 5 anni, caratterizzato, come voi tutti certamente saprete, dall’attuale crisi economica e finanziaria.

REQUISITI BONUS ENERGIA 2012

Crisi che, nonostante le confortanti parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, non sarebbe affatto in dirittura d’arrivo stando a quanto dichiarato dagli esperti di Coop Italia i quali, purtroppo, avrebbero avuto modo di registrare, inconfutabilmente e definitivamente, il vero e proprio crollo dei consumi verificatosi negli ultimi anni.

Ogni spesa anche solo minimamente non necessaria sarebbe stata abolita da tutti gli italiani i quali, stando a quanto contenuto nel Rapporto Coop 2012 – Consumi e distribuzione, avrebbero cominciato una strategia oltre modo vincente per non rinunciare davvero a nulla senza, tuttavia, aumentare le proprie spese: consumare meno difendendo la qualità, riducendo gli sprechi e tagliando il superfluo.

Una strategia ed una scelta, oltre modo consapevole, che avrebbe influito sull’acquisto e sul consumo dei cosiddetti beni durevoli, quali l’arredamento, l’auto e l’abitazione, che ormai rappresenterebbero solamente l’8% dell’intera spesa annua sostenuta dalle famiglie italiane.

Complice, poi, l’aumento delle tariffe energetiche e, più in generale, delle utenze domestiche, che sarebbero cresciute, anche a causa dell’effetto dell’inflazione, addirittura del 10% nel corso degli ultimi 5 anni, gli italiani si sarebbero fatti estremamente furbi e salvo qualche rara eccezione, avrebbero cominciato a consumare molta meno energia elettrica (il consumo di energia elettrica sarebbe diminuito del 2% nel corso degli ultimi 5 anni) e molta meno acqua (il consumo di acqua sarebbe diminuito del 10% nel corso degli ultimi 5 anni).

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