La soluzione, oggi, sarebbe rappresentata dal baratto 2.0 e, in particolare, dal baratto 2.0 cosiddetto asincrono.
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La cosa peggiore sarebbe quella di accorgersi che molti di queste cianfrusaglie sarebbero ancora in perfette condizioni poiché, per esempio, sarebbero state il frutto di un acquisto improvviso, rivelatosi immediatamente errato, e dunque nascosto lontano, in più possibile, dalla vista.
Come fare, dunque, per smaltire tutto questo ingentissimo materiale senza costi ne sprechi?
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L’unica soluzione, sino a non molti mesi fa, sarebbe consistita nella discarica comunale che, da sempre, accoglie qualsiasi tipologia di rifiuti.
La soluzione, oggi, sarebbe rappresentata dal baratto 2.0 e, in particolare, dal baratto 2.0 cosiddetto asincrono.
Internet, insomma, si sarebbe trasformata in un gigantesco, naturalmente virtuale, mercatino dell’usato globale all’interno del quale spulciare fra le centinaia di migliaia di oggetti presenti allo scopo di individuare il bene maggiormente adatto alle nostre esigenze.
Grazie a questo particolarissimo luogo d’incontro chiunque avrebbe l’opportunità, senza pagare alcuna tassa ne imposta, di depositare, liberamente e gratuitamente, i più dimenticati oggetti piuttosto che di prelevarne, dietro pagamento di un adeguato corrispettivo se non addirittura gratuitamente, quelli maggiormente utili alla risoluzione della nostra problematica.
Uno dei migliori siti in questo senso, basati sul concetto di baratto asincrono (ovverosia sulla possibilità che lo scambio di oggetti possa effettivamente venir effettuato in differita) e che vi consiglieremmo di visitare al più presto, sarebbe Reoose che, dopo una veloce e semplice procedura di autenticazione, consentirebbe all’utente di muoversi in piena e totale libertà.
