Investire in valute estere

di Redazione 2

Una strategia rischiosa, ma molto redditizia se affidata a fondi comuni specializzati o incentrata su emittenti più che affidabili, è quella dell'investimento in obbligazioni in valute estere.

Abbiamo già analizzato alcune strategie d’investimento nel campo obbligazionario, solitamente tra le più affidabili e le più redditizie (se gestite nella maniera più adeguata).

In particolar modo ci siamo concentrati su un portafoglio di obbligazioni a basso rischio per il 2011 e sui vantaggi (e difetti) dell0 investire nei corporate bond.


Oggi, invece, vogliamo soffermarci su un altro tipo di investimento, quello in obbligazioni emesse in valute estere, che può farci guadagnare non soltanto nel metodo classico, tramite le cedole grazie alle quali ci vengono corrisposti i nostri interessi, bensì anche sfruttando i cambi nei confronti dell’euro.

INVESTIRE IN VALUTE ESTERE

Un investimento di questo tipo sfrutta, come meccanismo basilare di funzionamento, le oscillazioni tra i cambi.

Come si può facilmente intuire, dunque, il nostro guadagno o la nostra perdita, saranno determinate proprio da codeste variazioni.

Occorre ricordare, però, come il pendolo del cambio sia totalmente incerto e come le alterazioni possano essere imprevedibili, repentine e sostanziose.

A titolo d’esempio riportiamo il caso delle banche irlandesi, fallite improvvisamente nel corso dell’autunno scorso. In quella occasione, come molti ricorderanno, il cambio euro-dollaro, solitamente stabile a sopra quota 1,42, precipitò in un solo mese (novembre 2010) di ben 12 centesimi, attestando il valore del cambio ai minimi storici a 1,30.

INVESTIMENTO AD ALTO RISCHIO

Si capisce, dunque, come codesta strategia sia una delle più rischiose, proprio poiché soggetta e legata indissolubilmente ad un valore, quello dei cambi, tutt’altro che stabile.

IN QUALI VALUTE INVESTIRE

Consapevoli, dunque, dei rischi che un tale investimento può comportare,  vediamo brevemente in quali valute investire.

Oltre, ovviamente, alle classiche valute europee (sterlina e corone norvegesi, danesi e svedesi innanzitutto) e al dollaro, meritano un occhio di riguardo anche le valute di alcuni paesi emergenti (a tal proposito si legga l’articolo Guadagnare investendo nei paesi emergenti) quali la Turchia (EUR/TRY 2,4403), il Sudafrica (EUR/ZAR 9,5989), la Polonia (EUR/PLN 4,0057), l’Ungheria (EUR/HUF 268,1805) e il Giappone (EUR/JPY 112,4621) grazie al ricomparire con forza dei Samurai Bond.

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