Come investire 10.000 euro in tempi di crisi

di Redazione 3

Oggi vi spieghiamo come investire considerevoli somme di denaro ottenendone il massimo beneficio pur in tempo di crisi.

Pur trovandoci di fronte ad un portafoglio da considerare di piccolo, diciamo di taglio inferiore ai 10.000 euro, non vengono meno le esigenze di diversificazione tipiche del patrimoni più consistenti sebbene, come facilmente intuibile, cambino radicalmente gli obiettivi e le durate degli investimenti.


Considerando, dunque, come anche in un caso come questo sia necessario cercare di ridurre ai minimi termini il rischio cercando di sfruttare al massimo qualsiasi opportunità ci venga offerta, sarà utile suddividere il nostro capitale in 4 parti uguali che investire in strumenti finanziari, solitamente a breve termine, che garantiscano, essenzialmente:

– le esigenze di liquidità dello speculatore

– almeno il mantenimento, considerando l’inflazione, del patrimonio iniziale.

Stando così le cose potrebbe pensare di investire i nostri 10.000 euro nel seguente modo.

CONTO DEPOSITO ONLINE

Almeno 2.500 euro dovrebbero venir depositati, in maniera vincolata per 12 mesi, in un conto online. Grazie, infatti, al rialzo dei tassi di interesse nonché alla riduzione dell’imposizione fiscale dal 27 al 20% prevista dalla manovra finanziaria 2011, i guadagni teorici potrebbero arrivare a superare, magari in concomitanza con qualche offerta promozionale, il 3% lordo su base annua.

CERTIFICATI DI CREDITO DEL TESORO

La crisi di queste ultime settimane e il susseguirsi, senza soluzione di continuità, dei cosiddetti venerdì neri di Piazza Affari da un lato spaventa gli economisti mentre, dall’altro, rallegra gli investitori.

Il valore delle obbligazioni indicizzate all’inflazione offerte dallo Stato italiano, infatti, è cresciuto considerevolmente tanto che, almeno il 25% del nostro capitale, dovrebbe venir investito in CCT con scadenza a fine 2014 (rendimento pari al 4,25%)

BUONI DEL TESORO POLIENNALI

Anche nella (remota) ipotesi di un consistente rialzo dei tassi di interesse, che comunque avrebbero effetti trascurabili in conto capitale, si potrebbe pensare di investire circa 2.500 euro in BTP quinquennale il cui rendimento è arrivato a toccare quota 4,32%

OBBLIGAZIONI ENEL

La diversificazione del rischio emittente si concretizzerebbe aderendo, con almeno 2.500 euro, alle obbligazione dell’Enel con scadenza il 14 gennaio 2015. Ciò ci consentirebbe di ottenere cedole del 3,55%.

Un portafoglio di codesto tipo, secondo gli esperti, garantirebbe almeno il 3,5% lordo su base annua e, vista l’esiguità dell’investimento, non verrebbe nemmeno colpito dall’aumento dell’imposta di bollo.

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