Come investire 100.000 euro in tempi di crisi

di Redazione 1

Oggi vi spieghiamo come investire considerevoli somme di denaro ottenendone il massimo beneficio pur in tempo di crisi.

Continuiamo la nostra revisione dei più sicuri investimenti del 2011 proponendo un portafoglio grazie al quale investire, in tutta tranquillità e facendosi beffe della volatilità dei mercati, 100.000 euro.

PORTAFOGLI SICURI IN TEMPO DI CRISI

Investire 10.000 euro

Investire 50.000 euro

INVESTIRE 100.000 EURO


LIQUIDITÀ

In un portafoglio così consistente la liquidità, seppur debba essere presente per i motivi che abbiamo analizzato in altri articoli, potrebbe limitarsi al 4% del capitale

OBBLIGAZIONI

Le obbligazioni, come abbiamo più volte avuto modo di ribadire, dovrebbero costituire il perno di ogni investimento che sia quantomeno moderato, certamente non votato al rischio.

La parte obbligazionaria di codesto portafoglio, come avremo modo di vedere, è sostanziosa davvero, interessando titoli high yield, titoli di Stato e corporate bond

Corporate bond

La suddivisione più consistente in assoluto di questo nostro portafoglio, equivalente al 30%, è costituita dai corporate bond considerati vantaggiosi perché il rischio emttente premia chi si affida a solide realtà industriali piuttosto che a nazioni il cui credito non è valutato tripla A.

Noi consigliamo di acquistare, in parti uguali, obbligazioni emesse da ENEL, EDF e Bertelsmann.

Titoli di Stato

La seconda partizione del nostro portafoglio (28%) è dedicata all’acquisto di titoli di stato decennali.

Consigliamo emissioni francesi (10%), olandesi (10%) e austriache (8%).

Obbligazioni high yield

Il 5% del nostro capitale, invece, dovrebbe essere investito da fondi comuni d’investimento che puntano su obbligazioni ad alto o altissimo rendimento.

AZIONI

La componente azionaria dovrebbe interessare il 19% del totale. Questa cifra, tutt’altro che inconsistente, potrebbe essere a sua volta frazionata per l’acquisto di:

– ETF basati sull’indice S&P 500 (5%)

– ETF basati sugli indici europei ad alto rendimento (8%)

– ETF basati sul settore delle infrastrutture dei paesi emergenti (6%)

INVESTIMENTI ALTERNATIVI

Gli investimenti alternativi sono 2, per un totale del 14%:

– ETF basati sul settore delle materie prime quali quelle del settore cartaceo (6%)

– ETF gestiti da Deutsche Bank (un mix di materie prime quali metalli preziosi e petrolio) (8%)

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