Tares nuova tassa sui rifiuti da gennaio 2013

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A pochi giorni di distanza dal versamento del saldo Imu 2012, i contribuenti dovranno fare i conti con una nuova tassa comunale. Si tratta della Tares, ovvero la nuova tassa sui rifuti, che sostituirà Tarsu e Tia

A pochi giorni di distanza dal versamento del saldo Imu 2012, i contribuenti dovranno fare i conti con una nuova tassa comunale. Si tratta della Tares, ovvero la nuova tassa sui rifuti, che sostituirà Tarsu e Tia. La tariffa comunale sui rifiuti e servizi sarà calcolata in base alla grandezza dell’immobile, ma soprattutto si preannuncia molto salata. E’ già stata ribattezzata con il nome di “piccola Imu” e metterà le mani nelle tasche degli italiani da gennaio 2013. Sarà la prima rata, poi si replicherà ad aprile, luglio e ottobre.

Solo a partire dal 2014 sarà possibile pagare la nuova Tares con una rata unica, probabilmente in giugno. La Tares sostituità, dunque, le attuali tasse o tariffe sui rifuti, ma allo stesso tempo vedrà l’applicazione di una maggiorazione di 30 centesimi al metro quadrato sugli mmobili utilizzati a qualsiasi titolo, quindi non solo dai proprietari.

La maggiorazione servirà a finanziare l’illuminazione, la manutenzione e gli altri “servizi indivisibili” svolti dai Comuni. Novità sulla base imponibile: in base al Dl 201/2011 la Tares si pagherà sull’80% della superficie catastale dell’immobile. Si tratta di un dato che non è al momento a disposizione dei Comuni, per cui nel 2013 si pagherà partendo dalla base imponibile utilizzata oggi per Tarsu o Tia. La Tares costerà di più rispetto agli attuali prelievi sui rifiuti.

Infatti, impone la copertura integrale del costo del servizio, che invece non riguardavano quei 6.700 comuni italiani che ancora utilizzavano la Tarsu al posto della Tia, ma anche perché considera la maggiorazione per i cosiddetti “servizi indivisibili”. Nel 2013 le prime tre rate saranno commisurate alla Tarsu o alla Tia pagate nel 2012, oltre alla maggiorazione dei 30 centesimi. A dicembre avverrà il conguaglio, come avviene con l’Imu: i Comuni potranno alzare l’importo base dei 30 centesimi al metro quadrato fino a 40 centesimi.

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