Quali rischi per le famiglie italiane dal crollo dell’inflazione

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Secondo le recenti rilevazioni dell’Istat, il tasso di inflazione registrato in Italia nel mese di aprile si è attestato all’1,2% ai minimi da febbraio 2010

Secondo le recenti rilevazioni dell’Istat, il tasso di inflazione registrato in Italia nel mese di aprile si è attestato all’1,2% ai minimi da febbraio 2010. Il mese precedente era all’1,6%. Il crollo appare evidente soprattutto se si effettua un confronto con dodici mesi prima: l’inflazione era addirittura al 3,2%. Il ritmo di riduzione dell’indice dei prezzi al consumo è davvero preoccupante, sebbene in apparenza possa sembrare una buona notizia per gli italiani sia in ottica di gestione del risparmio sia per quanto riguarda la spesa per consumi.

Come fa notare Didier Saint-Georges, membro del Comitato Investimenti di Carmignac Géstion, “il calo dell’inflazione in Italia e in tutta Europa è preoccupante”. Quali sono i rischi di un simile crollo dell’inflazione? L’esperto sottolinea che un così forte calo dei prezzi “anche se potrebbe apparire come un vantaggio perché abbassa i tassi di interesse a lungo termine, e quindi i costi di finanziamento, esso è in realtà il sintomo di crescenti forse deflazionistiche”.

CONSUMI DEGLI ITALIANI TORNANO AI LIVELLI DEL 2000

Lo spauracchio della deflazione potrebbe cambiare le carte in tavola anche ai piani alti della Bce, che finora ha avuto un atteggiamento fin troppo timoroso sugli effettivi rischi di inflazione. Per fare un esempio, il Giappone sta combattendo una dura lotta contro la deflazione da ormai 15 anni e solo di recente ha deciso di tentare il tutto e per tutto con una manovra monetaria senza precedenti, che porterà la base monetaria a raddoppiare nel giro di un paio d’anni.

IN ITALIA SI LAVORA FINO A LUGLIO SOLO PER PAGARE TASSE ALLO STATO

Secondo l’esperto di Carmignac, le spinte deflazionistiche “stanno facendo maggiore pressione sugli utili societari, l’occupazione e la sostenibilità del debito”. Gli italiani possono brindare al calo dei prezzi al consumo ma allo stesso tempo devono guardarsi dallo spettro della deflazione, che può mettere in ginocchio le famiglie più indebitate e stroncare sul nascere le già flebili speranze di ripresa economica, con pericolose ripercussioni sulle imprese e il mondo del lavoro.

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