La tassa di concessione governativa, introdotta dal D.P.R. del 26 ottobre 1972 n. 641, è stata abolita dal D.Lgs. n. 259 del 2003...
Nonostante questo, tuttavia, nel corso degli ultimi anni diversi operatori telefonici hanno continuato ad applicarla, ne deriva quindi che i clienti di questo operatori, oltre a poter inviare una diffida al proprio gestore chiedendo di non applicare più tale tassa a fronte della sua illegittimità, possono anche chiedere all’Agenzia delle Entrate il rimborso delle somme indebitamente corrisposte.
► RIMBORSO TRENITALIA PER SCIOPERO O RITARDO TRENI REGIONALI
Il rimborso può arrivare fino ad un massimo di 185,76 euro in caso di utenza privata e di 464,76 in caso di utenza business. Di seguito proponiamo un esempio di richiesta di rimborso, a cui devono essere allegate le copie delle fatture e delle ricevute di pagamento.
► COME CHIEDERE IL RIMBORSO DEL TICKET SANITARIO
FAC-SIMILE RICHIESTA DI RIMBORSO TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA
Spett.le Agenzia delle Entrate
Direzione Provinciale di …
Via – Città
Oggetto: richiesta di rimborso tassa di concessione governativa
Il/La sottoscritto/a … nato/a a … il … e residente a … in via … numero di telefono … codice fiscale …
di essere intestatario di un contratto di telefonia mobile privato/business stipulato in data … con la compagnia … associato al numero … e di aver corrisposto a titolo di tassa di concessione governativa, nel periodo compreso tra il … e il …, un importo mensile pari a … euro, per un totale di … euro. Pertanto
la restituzione di tale somma, in quanto indebitamente corrisposta a fonte della sua abolizione per effetto dell’entrata in vigore del D.Lgs. 259/2003.
A tal fine si allegano alla presente le copie delle ricevute di pagamento, precisando che in mancanza di un positivo riscontro si faranno valere i relativi diritti nelle competenti sedi giudiziarie.
Distinti Saluti
Luogo e data
Firma