Annullamento multe quando è possibile?

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Ecco i casi in cui è possibile farsi annullare le contravvenzioni...

Le multe non solo comportano il pagamento di cifre più o meno elevate, ma in molti casi possono anche portare alla decurtazione di diversi punti dalla patente di guida. Esistono comunque dei casi in cui è possibile chiedere l’annullamento della multa, facendo ricorso al Giudice di Pace.


Per fare ricorso al GdP però è necessario versare una quota a fondo perduto pari a 38 euro. Qui di seguito sono elencati i casi in cui è possibile chiedere l’annullamento della multa, presentando ricorso:

Notifica ricevuta in ritardo, infatti nel caso in cui la multa viene consegnata a casa dopo 150 giorni dal momento in cui è stata commessa l’infrazione, questa non ha più alcun valore. Fa fede il timbro postale in questo caso.
Semaforo giallo: sono moltissimi i casi in cui i Giudici di Pace sono riusciti a dimostrare che il giallo dei semafori T-Red dura metà del tempo prestabilito. Ogni anno per questo motivo vengono annullate oltre 100.000 contravvenzioni.

CONTESTARE LE MULTE

Semaforo rosso: in questo caso c’è un importante precedente, infatti la Corte di Cassazione, in base alla sentenza 9888 del 2009, ha accolto il ricorso di un automobilista passato col rosso e multato, ma senza la presenza del vigile. Secondo quanto stabilito, una foto di un’auto in mezzo all’incrocio col semaforo rosso non può dimostrare se il guidatore ha dovuto permettere il passaggio di un’autoambulanza oppure se la sua è stata una manovra d’emergenza.
Testimoni: la sentenza 21816 del 2008 sostiene che in presenza di testimoni che smentiscano la versione del vigile, la contravvenzione deve essere annullata.

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