Contestare le multe per risparmiare

Questo metodo di risparmio, per quanto apparentemente inutile possa inizialmente sembrare, è in realtà tra i più validi e comprovati giacché, come forse alcuni sapranno, il ricorso al giudice di pace per la contestazione della multa dei vigili urbani, della polizia municipale o degli ausiliari del traffico, potrebbe rivelarsi veramente vantaggioso.

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Oggi, in particolare, vogliamo segnalarvi una sentenza recente della Corte di Cassazione, in particolare la numero 28359/11, che avrebbe inconfutabilmente ridimensionato il ruolo nonché fortemente limitato le competenze degli ausiliari del traffico invalidando, nella maniera più completa e totale, le multe da questi soggetti emesse in particolare condizioni.

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Gli ausiliari del traffico, insomma, debbono semplicemente coadiuvare le forze dell’ordine nello svolgimento delle proprie quotidiane funzioni senza per questo arrogarsi il diritto di acquisirne le competenze o addirittura sostituirsi ad esse.

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La Corte di Cassazione, riconoscendo questo innegabile principio giuridico, avrebbe alleggerito la mano, sinceramente eccessivamente troppo pesanti, di certi tronfi ausiliari del traffico stabilendo come essi non abbiano alcuna sorta di competenza nel valutare o giudicare il comportamento degli automobilisti qualora infrangano il codice stradale e decidano di usufruire delle corsie preferenziali riservate a taxi ed autobus urbani.

Da oggi, dunque, qualora vi venga imputata il succitato comportamento scorretto ad opera di un ausiliario del traffico, sappiate che la multa a voi comminata è da considerarsi invalida e, in caso di ricorso, potreste ottenere il rimborso, qualora l’abbiate già pagata, oppure ancora l’annullamento della pena.