Investire in titoli di stato italiani con lo spread a 300

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La fase attuale dei mercati finanziari evidenzia rendimenti molto schiacciati per numerose tipologie di invesimento, in particolare l’obbligazionario corporate e governativo

La fase attuale dei mercati finanziari evidenzia rendimenti molto schiacciati per numerose tipologie di invesimento, in particolare l’obbligazionario corporate e governativo, a causa dell’enorme flusso di liquidità riversata dalle banche centrali mondiali attraverso manovre monetarie ultra-espansive. Secondo Jacopo Ceccatelli, amministratore delegato di JC&Associati Sim Spa, intervistato da Plus24 de Il Sole-24 Ore, in questa fase per i piccoli risparmiatori è meglio avere un atteggiamento prudente ma senza investire a senso unico in Btp in vista di un ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund.

La settimana scorsa lo spread è tornato temporaneamente sotto 300 punti base. Tuttavia, secondo Ceccatelli, “dal punto di vista del rapporto rischio/rendimento, man mano che i valori di azioni e obbligazioni salgono c’è, a parità di altre condizioni, un chiaro deterioramento”. L’esperto consiglia di abbassare l’asticella del rendimento atteso, allo scopo di evitare richi eccessivi, e di costruire un portafoglio bilanciato, in quanto lo scenario legato alla crescita resta molto volatile.

INVESTIRE IN TITOLI DI STATO A RISCHIO QUASI NULLO

Secondo Ceccatelli, si può costruire un portafoglio dividendo una parte in investimenti in euro a basso rischio (es. Bund tedeschi), un’altra in azioni e bond più rischiosi dei paesi periferici (es. Btp e Bonos), un’altra in valute diverse dall’euro (preferibilmente paesi poco indebitati), un’altra in bond legati all’inflazione. L’esperto ritiene che il rischio sui titoli di stato italiani sia sceso molto, in scia alla convinzione che in caso di scenario peggiore la Bce interverrebbe per evitare il peggio.

AZIONI E IMMOBILI PER INVESTIRE A LUNGO TERMINE

Il guru di JC&Associati non pensia sia possibile un tracollo dell’Italia, nonostante la grave recessione e l’impasse politico. Tuttavia, Ceccatelli ritiene che “i titoli di stato italiani non sono il goal a porta vuota che a una prima analisi potrebbero sembrare”. Secondo l’esperto, dunque, un portafoglio con sovrappeso in Btp, o addirittura investito esclusivamente in Btp, non è consigliabile.

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