
Voli low cost da 35 euro con Vueling

Si tratta di un extra sconto di 100 euro sulle offerte Internet e voce Senza Limiti, il cui bonus sarà accreditato in un’unica soluzione entro il quinto conto telefonico del 2013. L’offerta è dedicata ai nuovi clienti ADSL di Telecom Italia ed anche ai già clienti che decideranno di passare da un piano a consumo ad un piano flat.
Secondo quanto comunicato dall’Istat i conti pubblici italiani sono migliorati nei primi 9 mesi del 2012. Infatti, il rapporto deficit/pil è sceso al 3,7%, mezzo punto percentuale in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel terzo trimestre dello scorso anno il rapporto deficit/pil è sceso all’1,8% dal 2,5% registrato nei dodici mesi precedenti. L’avanzo primario si è attestato al 3% del pil nel terzo trimestre, il miglior risultato da fine 2008.
L’Imu, la famigerata imposta sugli immobili che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi, è stata sonoramente bocciata dall’Europa, in quanto ritenuta una tassa in grado di aumentare la povertà e ampliare le disuguaglianze tra i cittadini. La cosa più buffa è che la bocciatura sull’Imu arriva proprio dall’Ue, quando le scelte di rigore fiscale messe a punto lo scorso anno sono state fatte proprio in nome dell’Europa e per mettere al sicuro i conti pubblici, in modo tale da evitare una pericolosa esclation di fallimenti tra gli stati sovrani continentali più deboli.
Ancora un brutto dato sulla disoccupazione in Italia, in particolare quella giovanile che è tornata ai livelli del 1992. Il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 37,1% a novembre 2012, in crescita dello 0,7% rispetto a ottobre 2012 e del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La fascia di età considerata nella rilevazione statistica è quella compresa tra i 15 e i 24 anni. Misura l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati oppure in cerca di occupazione. In Italia sono stati così raggiunti livelli record.
Secondo uno studio condotto dai ricercatori della University of California di Sacramento, i lavoratori che hanno un salario basso rischiano maggiormente di soffrire di alta pressione rispetto a coloro che guadagnano di più. Il fenomeno sembra particolarmente visibile soprattutto tra le donne e tra i giovani lavoratori nella fascia di età compresa tra i 25 e i 44 anni. I ricercatori dell’università californiana hanno messo in relazione i fattori di rischio della patologia con il reddito di gruppi di lavoratori con età compresa tra i 25 e i 65 anni.