Imu bocciata dall’Europa

di Redazione Commenta

L’Imu, la famigerata imposta sugli immobili che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi, è stata sonoramente bocciata dall’Europa, in quanto ritenuta una tassa in grado di aumentare la povertà e ampliare le disuguaglianze tra i cittadini

L’Imu, la famigerata imposta sugli immobili che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi, è stata sonoramente bocciata dall’Europa, in quanto ritenuta una tassa in grado di aumentare la povertà e ampliare le disuguaglianze tra i cittadini. La cosa più buffa è che la bocciatura sull’Imu arriva proprio dall’Ue, quando le scelte di rigore fiscale messe a punto lo scorso anno sono state fatte proprio in nome dell’Europa e per mettere al sicuro i conti pubblici, in modo tale da evitare una pericolosa esclation di fallimenti tra gli stati sovrani continentali più deboli.

Nel Rapporto Ue 2012 su Occupazione e sviluppi sociali, viene scritto che “l’Imu deve essere modificata per renderla più equa e per conferirle un effetto redistributivo”. Nel rapporto viene evidenziato che la nascita dell’Imu è avvenuta “a seguito di raccomandazioni sulla riduzione di un trattamento fiscale favorevole per le abitazioni”. Viene sottolineato come le tasse sulla proprietà presentano “un effetto distorsivo relativamente basso e un limitato tasso di evasione”.

STANGATA 2013: RINCARI PER QUASI 1.500 EURO A FAMIGLIA

Il rapporto dell’Ue parla apertamente della possibilità di apportare dei miglioramenti sulle condizioni dell’imposta. Il problema è rappresentato dal fatto che bisognerebbe provare a rendere l’imposizione fiscale dell’Imu “progressiva” e legata al reale valore dell’immobile. Insomma, l’Imu dovrebbe essere più equa. Rispetto alla vecchia Ici, i nuovi moltiplicatori dei valori catastali hanno fatto aumentare la base imponibile del 60%.

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE RECORD AI MASSIMI DAL 1992

Secondo il rapporto dell’Ue, l’attuale imposta può provocare anche un aumento del tasso di povertà in Italia. Da Bruxelles arrivano anche dei suggerimenti concreti nella modifica dell’imposta: introdurre deduzioni basate non sul reddito ma sul valore e migliorare la definizione dell’abitazione principale. In questo modo l’Imu somiglierà maggiormente a una tassa sulla proprietà, più di quanto non lo sia attualmente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>