Più di un milione di licenziamenti nel 2012

di Redazione Commenta

Nel corso del 2012 sono avvenuti più di un milione di licenziamenti, per la precisione 1.027.462 unità. Ciò vuol dire che, rispetto a dodici mesi prima, c’è stato un aumento del 13,9%

Il 2012 sarà ricordato come l’annus horribilis per il mercato del lavoro in Italia, anche se il 2013 si preannuncia addirittura peggiore. La disoccupazione è volata a livelli record, creando forti tensioni sociali tra la popolazione. Nel corso del 2012 sono avvenuti più di un milione di licenziamenti, per la precisione 1.027.462 unità. Ciò vuol dire che, rispetto a dodici mesi prima, c’è stato un aumento del 13,9%. Nel 2011 i licenziamenti avevano toccato un picco a 901.796 unità, senza però sfondare la soglia psicologica del milione.

Secondo gli ultimi dati Istat, oggi ci sarebbero circa 3 milioni di disoccupati in Italia. Il ministero del Lavoro ha comunicato che nell’ultimo trimestre del 2012 sono state licenziati 329.259 persone, con un aumento del 15,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Complessivamente nel 2012 emerge che sono stati attivati 10,2 milioni di rapporti di lavoro, ma sono cessati 10,4 milioni di rapporti lavorativi.

DISOCCUPAZIONE RECORD TRA I LAUREATI UNDER 35

La cessazione dei rapporti di lavoro riguarda dimissioni, pensionamenti, licenziamenti e scadenze di contratti a tempo determinato. Relativamente ai licenziamenti, sono stati presi in considerazioni sia quelli collettivi che quelli individuali (per giusta causa). Nel quarto trimestre del 2012 le assunzioni sono calate del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2011 a poco più di 2,2 milioni di persone.

MERCATO DEL LAVORO CHIUSO PER UN GIOVANE SU DUE

Le assunzioni corrispondono a poco più di 1,6 mlioni di lavoratori interessati, l’8,2% inmeno rispetto a dodici mesi prima. Tra i giovani si riscontrano valori molto negativi: -13,9% per la fascia di età compresa tra 15 e 24 anni, -10,9% per i giovani con età compresa tra 25 e 34 anni. Nell’ultimo trimestre del 2012 sono cessati poco più di 3,2 milioni di rapporti di lavoro.

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