Tares maxi-stangata per le famiglie a fine 2013

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Le polemiche che hanno accompagnato l’introduzione (e l’applicazione) dell’Imu potrebbero ripetersi quest’anno per una nuova tassa, che andrà a colpire le famiglie italiane con una maxi-rata alla fine del 2013

Le polemiche che hanno accompagnato l’introduzione (e l’applicazione) dell’Imu potrebbero ripetersi quest’anno per una nuova tassa, che andrà a colpire le famiglie italiane con una maxi-rata alla fine del 2013. Oltre al riavvio quasi immediato del pagamennto della tassa relativa al servizio sui rifiuti, sotto forma di Tia o Tarsu (a seconda di come ha applicato il Comune le regole durante l’anno precedente), entro l’anno arriverà anche la nuova Tares. L’imposta sarà pagata a conguaglio entro la fine dell’anno.

La Tares vedrà l’applicazione di una maggiorazione di 30 centesimi al metro quadrato, trasformata in sovrattassa statale. La maxi-stangata della Tares, se sarà confermata nei prossimi decreti o provvedimenti ad hoc del Consiglio dei Ministri, farà aumentare ulteriormente la pressione fiscale, già salita a livelli record nel 2012 sopra il 44% e con una punta del 52% nell’ultimo trimestre del 2012. La tassa sui rifiuti sarà pagata nuovamente tra qualche settimana.

TARES: PRIMA RATA SLITTA A LUGLIO 2013

Infatti, i Comuni e le aziende di igiene urbana non possono più attendere fino all’estate-autunno per i primi incassi, così le prime rate saranno pagate con le stesse modalità dello scorso anno relative a Tia o Tarsu. I Comuni avranno piena autonomia, mentre i cittadini dovranno versare le rate attraverso i bollettini precompilati o i Mav. L’ultima rata sarà il vero colpo di grazie per i cittadini, in quanto sarà applicata a titolo di Tares.

STANGATA 2013: RINCARI PER QUASI 1.500 EURO A FAMIGLIA

Si pagherà solo con modello F24 o bollettino postale ad hoc. La tassa servirà a coprire integralmente la copertura dei costi del servizio, in base ai piani finanziari che saranno predisposti nel corso dell’anno. Ci sarà una maggiorazione della Tares pari a 30 centesimi di euro per metro quadrato. Questo gettito, stimato in un miliardo di euro, finirà direttamente nelle casse dello Stato.

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