Portafoglio consigliato per un imprenditore agricolo con media propensione al rischio

di Redazione Commenta

Come dovrebbe investire il proprio capitale un imprenditore agricolo con media propensione al rischio? Scopritelo su Senza Soldi.

Dopo aver proposto ai nostri fedeli lettori il portafoglio consigliato per una coppia di lavoratori dipendenti con bassa propensione al rischio, nonché diversi esempi di portafoglio a basso rischio per il 2011, vogliamo continuare nel solco tracciato presentando la risoluzione di altri problemi pratici.

Quello di oggi, in particolare, riguarda un qualsiasi imprenditore agricolo del Bel Paese.


PROBLEMA

Il profilo che ci sentiamo di prendere come esempio è il seguente:

– imprenditore agricolo

– moglie e figli minorenni a carico

– proprietario di immobili per un controvalore pari ad 1 milione di euro

– reddito annuo complessivo (netto) pari a 65.000 euro

– propensione al risparmio pari a 6.000 euro

– media propensione al rischio

– capitale investito pari a 200.000 euro (20% liquidità – 55% titoli di Stato – 25% fondi comuni di investimento azionari e bilanciati)

– obiettivo dichiarato: accrescimento del capitale e acquisto di una macchinario agricolo del valore di 50.000 euro da qui a 2 anni

ESEMPI DI PORTAFOGLIO A RISCHIO MEDIO PER IL 2011

SVOLGIMENTO

L’obiettivo è chiaro. Investire in maniera efficace, efficiente e capace di far fronte alla volatilità dei mercati nonché di limitare l’ampiezza dei possibili ribassi. Per far questo bisognerà diversificare, in maniera intelligente, il proprio portafoglio e prevedere una cospicua quota di strumenti finanziari liquidi. Ciò consentirà, inoltre, il disinvestimento senza rischi del capitale iniziale alla scadenza dei due anni e, dunque, l’acquisto del macchinario prescelto.

Nel dettaglio possiamo consigliare di investire il 30% del capitale in attività con alte potenzialità di crescita e il restante 70% in reddito fisso nel lungo termine.

Per quanto riguarda il nostro 30%, quello da gestire nel migliore dei modi per non incappare in nessun errore, sarebbe sicuramente da suddividere tra azionariato internazionale (mercati emergenti), materie prime, credito (bond high yield) e bond inflation linked.

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