Investimenti azionari convenienti solo nel lungo periodo

di Redazione 2

Investire ha senso solo se fatto sul lungo periodo.

Mark Twain affermava, a suo tempo ed analizzando l’andamento delle borse mondiali nel corso dell’anno e degli anni, che ottobre è il mese, per antonomasia, più rischioso per investire. Lo sosteneva confermando come ad ottobre avvennero il crollo del 1929 e del 1987.

ANDAMENTO INVESTIMENTI DAL 2001 AL 2011


Poco oltre, in questa disquisizione molto interessante, affermava anche altri mesi, quali gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, novembre e dicembre, potessero essere considerati a rischio.

Purtroppo per noi aveva perfettamente ragione.

Tuttavia non vi sarebbe alcun motivo d’allarme. Giocare in Borsa, si sa, è molto molto rischio e chi lo fa non solo è perfettamente consapevole di questa variabile, ma cerca di sfruttarla a proprio vantaggio nella ricerca della remunerazione maggiore possibile (ovverosia il premio per il rischio).

Si può evitare, però, tutto questo, comportandosi da cassettisti e lasciando che la storia faccia il suo corso.

INVESTIRE IN MATERIE PRIME

Alcuni analisti, comunque, ci sono venuti incontro e avrebbero stabilito per quanto tempo bisognerebbe tenere nel proprio portafoglio un investimento azionario affinché cominci a rendere in maniera decente.

Questo periodo è di cinque anni.

Il cassettista, dunque, in questa fasi di incertezza e di snellimento delle Borse mondiali, giacché saranno ancora lunghi i tempi di smaltimento totale della crisi, dovrebbe considerare un periodo minimo di 5 anni per cercare di sfruttare al pieno i risparmi investiti.

Si badi bene, però, che questo è un valore puramente indicativo e correlato alla situazione storica e che tiene, soltanto in minima parte, conto dell’inflazione.

Si pensi, per esempio, che chi investì poco prima del crollo del 1929 dovette aspettare addirittura 29 anni per poter tornare a casa con il capitale iniziale reale comprensivo degli interessi necessari a far fronte dell’inflazione.

Altri tempi, altre situazioni, ma se la Storia insegna sarebbe bene imparare.

Commenti (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>