Andamento investimenti dal 2001 al 2011

di Redazione 1

Come sono andati gli ultimi 10 anni nel mondo della finanza? Scopritelo su Senza Soldi per organizzare i vostri prossimi investimenti.

Stiamo analizzando, in questi ultimi giorni, il comportamento che hanno tenuto i mercati nei 10 anni che hanno seguito la tragedia delle Torri Gemelle. Dopo aver reso conto di come sono cambiate le esigenze dei consumatori e come le varie crisi hanno cambiato i vertici del potere, e aver osservato le 10 aziende italiane a maggior capitalizzazione nonché le 10 aziende USA a maggior capitalizzazione, vogliamo scoprire chi, in questi 10 anni, può considerarsi perdente o vincente.

Per farlo analizzeremo l’influenza dell’inflazione e il peso che ha avuto sui principali listini azionari nonché secondo i principali istituti di statistica e la rivalutazione subita da una cifra pari a 10.000 euro investita in diversi strumenti finanziari a fine 2001.

INVESTIRE 10.000 EURO NEL 2001 E VINCERE

Chiunque abbia investito, in area euro, 10.000 euro nel 2001, ha sicuramente vinto nel caso in cui abbia scommesso sull’oro e sul petrolio, mentre ha perso nel caso in cui abbia deciso di provare con il dollaro o con le azioni di aziende europee.

Se, infatti, si dovesse stilare la classifica del miglior rendimento in dieci anni, questa potrebbe così configurarsi:

– Oro. Al primo posto, ovviamente, finirebbe il prezioso metallo giallo che, in 10 anni, si è rivalutato tanto che, 10.000 euro valgono oggi 42.938. Purtroppo, però, all’epoca non era possibile, per il piccolo investitore, scegliere direttamente l’oro. I fondi comuni, infatti, sono nati più tardi

– Petrolio. Valgono le medesime considerazioni. Non era facile, all’epoca, scegliere di investire in petrolio. Eppure, nonostante una grandissima volatilità, ha reso moltissimo, rivalutando 10.000 euro in 34.896 euro.

– Mercati emergenti. Il discorso da farsi, sulle Borse dei paesi emergenti, è diverso. Chi, infatti, avrebbe scommesso così tanto sulla rivalutazione dei mercati in via di sviluppo. Così è stato (e per fortuna, visto che oggi trainano l’economia mondiale) e 10.000 euro investiti allora, in questo settore, valgono 21.833 euro.

–  BTP. Valgono appena 4.082 euro in dieci anni. Si può dire, semplicemente, che abbiano fatto il propri lavoro di conservazione del capitale ma che, purtroppo, non si siano sforzati più di tanto. Questo discorso vale anche per tutte le altre forme di investimento sicuro che sono riuscite a pareggiare. Tra di esse segnaliamo i titoli di Stato, che complessivamente hanno guadagnato 3.574 euro, i franchi svizzeri, che hanno intascato 3.200 euro, i BOT, con 2.600 euro, e i CCT, con 1.996.

INVESTIRE 10.000 NEL 2001 E PERDERE

Vediamo ora, quali sono stati gli investimenti meno vantaggiosi che si sarebbero potuti sottoscrivere nel 2011 e che avrebbero causato una perdita, in alcuni casi consistente, del patrimonio inizialmente investito.

– Borsa di Milano. Il peggiore investimento in assoluto. Scommettere, infatti, sull’andamento di Piazza Affari, avrebbe causato una perdita pari a 4.343 euro

– Dollaro USA. L’euro è stato, in questi 10 anni, sempre troppo forte, finendo per diventare, suo malgrado, la supervaluta mondiale e svalutando i concorrenti. Investire in dollari avrebbe significato una perdita pari a 3.720 euro.

– Azioni area euro. Come accennavamo poc’anzi, investire nei listini azionari europei non sarebbe stato molto intelligente e la perdita è risultata essere equivalente a 3.071 euro.

– Borsa di New York. Penalizzata dal cambio, più che da problematiche interne, segue in discesa il dollaro, sebbene si salvi grazie ad una più importante solidità strutturale. Perde soltanto 2653

– Azioni mondiali. Tutto il comparto azionario, come si può intuire, è stato penalizzato. Perde 2.398 euro.

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