Italiani hanno poca fiducia nella previdenza complementare

di Redazione Commenta

Sarà per l’attuale fase di recessione, l’elevato carico fiscale, l’incertezza sull’occupazione, ma sta di fatto che la stragrande maggioranza degli italiani non si aspetta di vivere una vecchiaia all’insegna dell’opulenza ma soprattutto di aspettarsi una pensione molto bassa

Sarà per l’attuale fase di recessione, l’elevato carico fiscale, l’incertezza sull’occupazione, ma sta di fatto che la stragrande maggioranza degli italiani non si aspetta di vivere una vecchiaia all’insegna dell’opulenza ma soprattutto di aspettarsi una pensione molto bassa. La Fondazione Censis si aspetta maggiori passi in avanti dal lato della previdenza complementare, che fino ad oggi resta un oggetto misterioso per molti italiani a causa di scarsa informazione sull’argomento sia dal lato delle istituzioni sia degli intermediari finanziari.

Nel rapporto “Promuovere la previdenza complementare come strumento efficace per una longevità serena”, che sarà presentato il prossimo gennaio, emerge un dato preoccupante sulle scelte dei lavoratori in tema di pensione di scorta. Ci si aspetta una pensione molto bassa e la necessità di doverla integrare con qualche strumento per avere un’entrata fissa maggiore, ma nelle scelte dei lavoratori non ci sono strumenti della previdenza complementare.

In realtà, dal rapporto Censis emerge che gli italiani hanno poca fiducia nella previdenza complementare, a causa dei continui cambiamenti delle regole previdenziali, per l’inadeguatezza dei propri redditi e per i timori di perdere il lavoro. Il 46% degli italiani si aspetta di vivere l’età della pensione in un contesto di ristrettezze, con scarsa capacità di spesa. Dall’indagine Censis emerge che i lavoratori autonomi sono più ottimisti dei lavoratori dipendenti pubblici e privati.

In media gli italiani si aspettano di ricevere una pensione pubblica che sia il 55% del proprio reddito da lavoro (tasso di sostituzione). Ad aspettarsi una pensione migliore sono soprattutto i lavoratori over 55. Di questi un quarto si aspetta di coprire con la pensione pubblica il 70% del reddito da lavoro. Per creare una pensione di scorta solo il 16,5% dei lavoratori pensa di rivolgersi alla previdenza integrativa, come i fondi pensione e i Pip.

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