Solo l’1% delle famiglie italiane al riparo dalla crisi economica

di Redazione Commenta

Lo scoppio della crisi finanziaria nel 2007 ha avuto effetti disastrosi sull’economia reale dei paesi occidentali, che hanno sperimentato recessione e disoccupazione a livelli record

Lo scoppio della crisi finanziaria nel 2007 ha avuto effetti disastrosi sull’economia reale dei paesi occidentali, che hanno sperimentato recessione e disoccupazione a livelli record. La fotografia del disagio scattata in questi paesi non è sempre la stessa. In base alle rilevazioni Eurostat, i paesi europei più colpiti dalla crisi sono quelli del Sud Europa (i cosiddetti PIGS). La Grecia ha subito i danni più evidenti, mentre la Spagna ha visto la disoccupazione più che triplicare in circa 5 anni. E l’Italia?

Ebbene, il Belpaese continua a soffrire la mancanza di crescita e una disoccupazione a livelli record. Oggi trovare lavoro in Italia è molto difficile, mentre perderlo è sempre più facile. I disoccupati sono quasi raddoppiati negli ultimi 5 anni. La fiducia delle famiglie è ai minimi e tanti italiani hanno ricominciato a emigrare, in particolare in Germania dove il fenomeno è cresciuto del 40% rispetto al 2011.

PREGI E DIFETTI DELLE POLIZZE ANTICRISI AGGANCIATE AI MUTUI

Ma c’è di più. Secondo una ricerca Genworth, quasi la metà degli italiani è finanziariamente vulnerabile agli shock generati dalla crisi economica, a causa dell’aumento del costo della vita, dell’erosione del valore dei risparmi e dalla mancanza di lavoro. Emerge che solo l’1% delle famiglie italiane è finanziariamente al sicuro. L’indice Genworth è peggiorato per la prima volta da 6 anni a questa parte.

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Gli italiani hanno sempre meno fiducia, tanto che solo in Grecia e Portogallo il sentiment è più negativo. Per far fronte alla crisi diventa necessario attingere ai risparmi oppure ottimizzarli, riducendo le spese. A quali strumenti possono attingere gli italiani per ridurre i danni in questa difficile fase congiunturale? Si va da prodotti finanziari ad hoc, come le polizze, alla revisione del piano di investimenti, ma anche alla possibilità di accedere al Fondo di solidarietà per i mutui o alle iniziative di molte banche di credito cooperativo per le famiglie in difficoltà.

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