L'Aduc spiega come disdire il canone Rai.
L’Aduc, una delle più importanti associazioni dei consumatori, sta denunciando il comportamento dell’Agenzia delle Entrate che ignora le disdette di cessazione del Canone Rai.
L’associazione ha affermato di ricevere molte segnalazioni da parte di consumatori oggetto di minacce di riscossione coattiva dell’imposta, nonostante sia stata inviata regolarmente la disdetta del canone Rai, denunciando che l’Agenzia delle Entrate non ha preso in considerazione diverse richieste di cessazione del canone Rai. In questo modo l’AdE ignora la legge che dà diritto al consumatore di disdire il canone se si disfà del proprio apparecchio tv o se chiede il suggellamento.
La legge prevede che per disdire l’abbonamento Rai è sufficiente comunicare con una raccomandata a/r, all’Agenzia delle Entrate, sportello abbonamenti tv di Torino, di voler disdire l’abbonamento indicando dove è finito l’apparecchio TV. L’Aduc evidenzia però che dopo aver ricevuto la comunicazione di disdetta, l’Agenzia delle Entrate continua a inviare richieste di pagamento e a preannunciare la riscossione coattiva.
L’Aduc dunque consiglia di inviare una lettera raccomandata a/r di diffida allo sportello abbonamenti tv dell’Agenzia delle Entrate di Torino, spiegando di aver seguito per filo e per segno la normativa sulla disdetta dell’abbonamento e intimando l’invio di quietanza liberatoria. Il consiglio è quello anche di allegare copia della raccomandata inviata.
L’Aduc dunque consiglia ai consumatori di inviare la diffida per conoscenza al Garante del contribuente della propria Regione, chiedendo un suo intervento. Infine l’Aduc consiglia di fare un esposto alla Procura della Repubblica di Torino, descrivendo quanto successo e mettendo in allegato la documentazione in possesso.
