Il clima di fiducia dei consumatori italiani è su livelli minimi, a causa della recessione in cui versa il nostro paese da diversi mesi, al crollo del potere d’acquisto e del tasso di risparmio e per l’elevata disoccupazione
Il clima di fiducia dei consumatori italiani è su livelli minimi, a causa della recessione in cui versa il nostro paese da diversi mesi, al crollo del potere d’acquisto e del tasso di risparmio e per l’elevata disoccupazione (salita sui massimi degli ultimi vent’anni). L’86% ddegli italiani ritiene che la crisi economica resta ancora molto grave. Più di 3 italiani su 4 si aspettano tempi duri da qui a tre anni, aspettandosi un miglioramento soltanto a partire dal 2015-2016.
I dati summenzionati emergono dall’indagine “Gli Italiani e il Risparmio” effettuata da Acri Ipsos in occasione della giornata del risparmio. Gli italiani sembrano, però, guardare al futuro con maggiore fiducia rispetto a qualche tempo fa: il 45% resta pessimista, ma la forbice si è ristretta rispetto al numero degli ottimisti che è al 38%. Il restante 17% è in equilibrio.
Diminuisce anche la sfiducia nei confronti dell’Italia. Infattti, gli sfiduciati rappresentano il 37% del totale contro il 32% degli ottimisti. Lo scorso anno, invece, gli sfiduciati erano al 54%. Le prospettive sull’andamento dell’economia in Europa vedono gli ottimisti prevalere con il 36% rispetto al 25% dei pessimisti. Dalla ricerca emerge anche che gli italiani che risparmiano sono in calo rispetto allo scorso anno, anche se c’è sempre la volontà di risparmiare.
Il mattone resta l’investimento ideale per gli italiani, che però ora guardano con grande interesse agli investimenti in strumenti finanziari più liquidi (soprattutto Bot, Btp, libretti postali e conti deposito). La preferenza verso il mattone coinvolge attualmente solo il 35% degli intervistati, in forte calo rispetto al 70% del 2006 e al 43% del 2011.
