Quali bond legati all’inflazione comprare a fine 2012

di Redazione Commenta

Attualmente i rendimenti offerti dai BTP legati all’inflazione battono quelli dei titoli tradizionali, anche in uno scenario di mercato caratterizzato da un modesto incremento dei prezzi al consumo

Attualmente i rendimenti offerti dai BTP legati all’inflazione battono quelli dei titoli tradizionali, anche in uno scenario di mercato caratterizzato da un modesto incremento dei prezzi al consumo. Il successo della terza emissione del BTP Italia, studiato per i piccoli risparmiatori allo scopo di proteggere il valore del capitale dall’erosione generata dal carovita, ha fatto sì che ci si soffermasse maggiormente sulle varie offerte di titoli di debito indicizzati all’inflazione allo scopo di capire quale sia al momento la più conveniente.

E’ chiaro che nei prossimi anni altre variabili potrebbero subentrare nell’ambito della corretta valutazione dei titoli, ma ad ogni modo si può provare a valutare le varie possibilità alla luce del contesto attuale provando a fare qualche ipotesi sull’andamento medio annuo dell’inflazione. Il BTP Italia scadenza ottobre 2016 è il riferimento dal quale iniziare l’analisi. Garantisce una cedola minima del 2,55% alla quale bisogna poi aggiungere il tasso di inflazione.

Ipotizzando un investimento di 1.000 euro iniziale, il BTP Italia consentirebbe di incassare poco più di 177 euro al netto delle tasse e delle cedole reinvestite in uno scenario di inflazione al 2,5%. Se l’inflazione dovesse portarsi al 3,5% (attualmente siamo al 3,2%), l’incasso salirebbe a 212 euro. Il BTP€i scadenza settembre 2016, cedola 2,1% più inflazione Ue, garantirebbe un incasso netto di 226 euro con l’inflazione al 2,5% e di 270 euro con l’inflazione al 3,5%.

Se si dovesse scegliere il tradizionale BTP, scadenza settembre 2016 con cedola al 4,75%, l’incasso sarebbe sempre pari a circa 113 euro al di là dell’andamento dell’inflazione. Il meno attraente è il CcTeu, scadenza luglio 2016, che ha una cedola legata all’andamento dei BoT semestrale più un premio di 30 basis point. In qualsiasi scenario di inflazione, l’incasso netto sarebbe pari a 85 euro. Chiaramente se il rendimento dei BOT dovesse improvvisamente aumentare da qui al 2016, il CcTeu otterrebbe grandi benefici.

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