Come riscattare il fondo pensione

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Il drammatico problema della mancanza di lavoro in Italia, con la disocccupazione quasi raddoppiata nel giro di 5 anni, comincia ad avere riflessi negativi anche sul secondo pilastro della previdenza, ovvero quella complementare

Il drammatico problema della mancanza di lavoro in Italia, con la disocccupazione quasi raddoppiata nel giro di 5 anni, comincia ad avere riflessi negativi anche sul secondo pilastro della previdenza, ovvero quella complementare, che dovrebbe consentire agli italiani la costruzione di una rendita per far fronte alla minore copertura pensionistica offerta dallo Stato a seguito delle recenti riforme. La pensione di scorta non è ancora decollata, ma in un momento di crisi del genere rischia di ricevere una pesante spallata. I problemi maggiori sembrano esserci per i fondi negoziali.

In attesa di conoscere i dati ufficiali della Covip, sembra proprio che le procedure straordinarie e i licenziamenti stiano mettendo in ginocchio il settore dei fondi pensione messi in piedi dalle varie categorie di lavoratori, con adesioni e versamenti in diminuzione. Vediamo cosa succede al fondo pensione quando si perde il lavoro. Innanzitutto, anche se il posto di lavoro è stato perso, si può sempre continuare a versare nel fondo.

COME PAGARE MENO TASSE GRAZIE ALLA PREVIDENZA INTEGRATIVA

Chiaramente ciò è valido per chi ha ancora la capacità finanziaria per farlo. Teoricamente, considerando i notevoli vantaggi fiscali con le deduzioni fino a 5.140 euro annui, proseguire a versare i contributi nel fondo sembra un’opzione decisamente appetibile, soprattutto se si hanno altre entrate e si paga un’aliquota marginale Irpef elevata. Chi non ce la fa, invece, può uscire dall’investimento con un prelievo fiscale agevolato rispetto ad altri casi di riscatto del montante.

PREVIDENZA INTEGRATIVA: QUALI STRUMENTI PER INVESTIRE?

Il riscatto della propria posizione indivuduale è un diritto, coem il trasferimento a un altro fondo pensione. Una volta passati 12 mesi senza lavoro, entro i 48 mesi si può chiedere il riscatto parziale del 50% della posizione maturata, anche nei casi di procedure di mobilità, cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria. Oltre i 4 anni è consentito il riscatto totale, anche per quei casi di invalidità permanente che comportino la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo. Il riscatto totale non può avvenire nei 5 anni precedenti alla maturazione dei requisiti di accesso pensione.

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