Le spese sostenute per I lavori condominiali sono detraibili dai singoli condomini. Questi bonus sono ottenibili se sono stati conservati i bonifici dei pagamenti. In alternativa, in caso di smarrimento delle ricevute, ci si può rivolgere all’amministratore di condominio...
Le spese vanno quindi pagate con bonifico, da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del privato e il numero della partita iva dell’impresa (cioè il soggetto a favore del quale è stato effettuato il bonififico). In caso di lavori effettuati sulle parti comuni del condominio, la detrazione Irpef del 36% si applica quindi anche alle opere di manutenzione ordinaria. Si tratta di un’eccezione alla regola generale, che prevede l’agevolazione sulle case private solo per manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo.
► RISPARMIARE ABBATTENDO LE SPESE CONDOMINIALI
Dal primo gennaio 2012 il 36% è esteso anche agli interventi di ricostruzione e ripristino degli immobili danneggiati a seguito di calamità naturali. Il bonus del 36% è diventato strutturale con il decreto “Salva-Italia”. Sebbene sia necessario esibire le ricevute dei pagamenti nei confronti del Fisco, l’amministratore del condominio può anche rilasciare una certificazione che attesti i pagamenti del condomino e quindi l’adempimento di tutti gli obblighi previsti, indicando la somma che il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione. Nella dichiarazione dei redditi andranno poi inseriti anche i dati catastali dell’immobile. Il tetto massima della spesa agevolabile è di 48mila euro.
► SPESE CONDOMINIALI: ECCO COME RISPARMIARE