iMamma: applicazione gratuita per la gravidanza

di Redazione Commenta

Ebbene, per semplificare la gestione, per lo meno dal punto di vista pratico, di questo lungo, complesso ed articolato percorso, il medico palermitano Riccardo Ferritta avrebbe ideato e sviluppato una semplicissima, ma allo stesso tempo rivoluzionaria, applicazione per iPad, iPhone ed iPod.

La gravidanza, specialmente nel caso in cui sia stata fortemente cercata e voluta dai futuri genitori è, in particolar modo per la futura mamma, un periodo d’intensa gioia e d’intensa speranza per il futuro.

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Nonostante, però, i sentimenti positivi che un tale evento sarebbe sicuramente in grado di provocare, potrebbero, tuttavia, non mancare momenti, anche di profonda tristezza e malinconia, causati dai numerosi appuntamenti, soprattutto medici e ginecologici, che la futura madre dovrà affrontare nell’arco dei classici nove mesi di gravidanza nonché, naturalmente, a causa dell’impegno costante che una tale occorrenza sicuramente imporrebbe ai genitori.

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Ebbene, per semplificare la gestione, per lo meno dal punto di vista pratico, di questo lungo, complesso ed articolato percorso, il medico palermitano Riccardo Ferritta, in collaborazione con i geniali programmatori ed ingegneri Apple e, soprattutto, con i più importanti reparti di Ostetricia e Ginecologia italiani ed europei, avrebbe ideato e sviluppato una semplicissima, ma allo stesso tempo rivoluzionaria, applicazione per iPad, iPhone ed iPod.

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Grazie ad iMamma, questo il nome dell’innovativa applicazione Apple da alcuni giorni disponibile su iTunes ed App Store, le future madri potranno godere, in modo totalmente gratuito, dei consigli, dei suggerimenti e della indicazioni di un vero e proprio assistente virtuale, disponibile 24 ore su 24, in grado di ricordarle gli appuntamenti con il proprio medico piuttosto che con il proprio ginecologo, di contare i calcetti del bambino e, dunque, di registrare i primi movimenti dello stesso, di indicarle, eventualmente elargendo consigli su come correggerlo, un eccessivo aumento di peso, di collezionare le fotografie, se non addirittura i videoclip, delle ecografie 2D, 3D e 4D alle quali si sarebbe sottoposta durante le 40 settimane di gravidanza e, soprattutto, di darle informazioni, dettagliare, sullo sviluppo del bambino settimana dopo settimana.

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