Epatite C, farmaci troppo costosi e gli italiani rinunciano alle cure

di Redazione Commenta

Un quadro piuttosto negativo quello disegnato dal Rapporto nazionale “Epatite, C siamo!” nell’ambito del programma nazionale per la tutela sociale e legale delle persone con epatite C, promosso da “Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato” in collaborazione con associazioni dei malati e società scientifiche. Molte delle persone che soffrono di questa malattia non accedono alle cure perché i farmaci sono troppo costosi. Molti altri sopportano file lunghissime prima di potr avere accesso alle terapie.

Niente di nuovo, ci verrebbe da dire, visto che la sanità in Italia di certo non funziona bene. La coordinatrice del rapporto, Tiziana Nicoletti di Cittadinanzattiva mette a fuoco la situazione critica:

COME CHIEDERE IL RIMBORSO DEL TICKET SANITARIO

Molti malati, anziani e soli, non sanno come raggiungere i centri prescrittori. Il 4,5% di coloro che hanno contattato il nostro sportello ha segnalato l’impossibilità di accedere ai farmaci a causa del loro elevato costo, non rientrando nei restrittivi criteri di eleggibilità al trattamento stabiliti da Aifa

SANITÀ, CURE TROPPO CARE E GLI ITALIANI VI RINUNCIANO

Tra i malati di Epatite C c’è anche chi, non rientrando tra i criteri di gravità individuati da Aifa, ha deciso di acquistare la terapia a proprie spese sborsando circa 50mila. E molti, senza la possibilità economica di curarsi, sono andati all’estero, principalmente in India. Oltre il danno, dunque la beffa. Non solo si deve fare fronte alla malattia e a tutte le sue conseguenza ma in molti casi si è costretti anche a sobbarcarsi le spese di trattamenti lunghi e molto costosi che non tutti si possono purtrooppo permettere.

Foto | Thinkstock

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