Come incassare cedole superiori al 4% con i bond societari italiani

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Negli ultimi 12 mesi la performance dei bond emessi da aziende italiane di grande caratura internazionale è stata sorprendente, nonostante la riduzione dei rating e le prospettive di bilanci sempre meno solidi

Negli ultimi 12 mesi la performance dei bond emessi da aziende italiane di grande caratura internazionale è stata sorprendente, nonostante la riduzione dei rating e le prospettive di bilanci sempre meno solidi. Chi ha investito in obbligazioni societarie nell’ultimo anno ha senza dubbio brindato alla propria scelta, visto che l’indice Iboxx euro corporate bond ha guadagnato più del 13,5% evidenziando uno dei migliori risultati di sempre. In questi primi mesi del 2013 la crescita delle quotazioni si è però fermata, mentre il rendimento è spesso sceso sotto quello dei Btp.

Un contesto del genere, con i tassi sempre più schiacciati verso il basso in uno scenario di bassa inflazione, anche un piccolo movimento al rialzo dei rendimenti è in grado di provocare brusche cadute del valore delle obbligazioni. Nei primi 5 mesi il rendimento è stato molto contenuto e appena inferiore all’1,5%. Davvero molto poco, se si confronta con il boom dell’anno scorso.

RENDIMENTO DEI BOND SARA’ NEGATIVO SE I TASSI INIZIANO A SALIRE

Da inizio maggio ad oggi il rendimento è diventato addirittura negativo, quasi di un punto percentuale. Gli esperti ritengono, però, che non sia ancora giunto il momento di uscire dai corporate bond, in quanto in caso di nuove tensioni sugli spread sovrani, questa categoria di obbligazioni potrebbe rappresentare una buona alternativa ai titoli di stato. L’ideale è sempre investire in bond societari attraverso fondi specializzati, mentre il fai-da-te sulle singole emissioni può essere pericoloso e costoso.

CONVIENE ANCORA INVESTIRE IN BOND AD ALTO RENDIMENTO?

Marcello Ferrara, analista di Consultique Sim, consiglia di introdurre in portfolio qualche bond con cedola variabile in vista di una possibile ripresa dei tassi. L’esperto punta sul bond Enel scadenza 20/2/2018 (Euribor a 6 mesi + 3,1%, rating BBB+) e sul bond Eni scadenza 11/10/2017 (Euribor 6 mesi + 2,8%, rating A). In alternativa i bond Enel 2018 ed Eni 2017 offrono una cedola fissa del 4,875%. Più speculativo, ma comunque affidabile, è il bond Telecom Italia Fin scadenza 24/1/2033, cedola 7,75%. Qui il rating è BBB-, vicino alla soglia “junk” (spazzatura).

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