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Uno degli incubi peggiori per i risparmiatori è vedere la propria banca fallire. In passato ci sono stati diversi casi di “corse allo sportello”, immortalati anche in famosi film come Mary Poppins. Nel 1929, a seguito del crollo di Wall Street, ci fu una clamorosa ondata di ritiro dei depositi presso le banche e molti istituti di credito americani fallirono in poco tempo. Da allora molte cose sono cambiate, per fortuna dei risparmiatori. Oggi in Europa il pericolo di fallimento delle banche è diminuito, grazie agli interventi dei governi.
Il 2012 è stato un anno molto proficuo per i risparmiatori che avessero puntato sui fondi monetari per la gestione della propria liquidità. D’altronde, l’anno che sta per chiudersi è stato altalenante per i mercati finanziari: i principali asset di investimento si apprestano a chiudere praticamente tutti in territorio positivo, ma hanno vissuto alti e bassi spesso insopportabili per i piccoli investitori privati avversi al rischio. Il rifugio nei fondi di liquidità ha premiato, con rendimenti che sono riusciti a battere in diversi casi l’aumento del costo della vita.
Nei prossimi anni l’esigenza di costruirsi una pensione integrativa potrebbe diventare una delle priorità per i risparmiatori italiani, che devono fare i conti con le penalizzazioni derivanti dal sistema previdenziale pubblico a seguito della riforma Monti-Fornero. Ma quali sono gli strumenti per investire nella pensione di scorta? Partiamo dai fondi chiusi, aziendali o di categoria, che sono destinati ai lavoratori dipendenti e nascono in seguito ad accordi sindacali a livello aziendale o di categoria. Presentano costi molto bassi, ma le linee di investimento sono spesso limitate.
Il sistema previdenziale pubblico è sempre più sotto pressione. La riforma delle pensioni messa in atto dall’esecutivo Monti ha reso ancora più urgente il bisogno di aderire alla previdenza integrativa, in particolare per i più giovani che rientrano completamente nel sistema contributivo. Quando questo regime prenderà il via a tutti gli effetti, il vitalizio scenderà fino al 50-60% della retribuzione finale ma per i più giovani e i lavoratori autonomi i valori potrebbero essere molto più bassi. La riduzione dipende essenzialmente da due fattori fondamentali.
Ogni mese sono accreditati gli interessi ed è possibile depositare addirittura 1 solo euro al giorno inoltre il conto deposito IWPower Special di IWBank non prevede spese di attivazione, di gestione e nemmeno spese per i bolli fiscali.
Poste Italiane sono molto attive nel settore del micro-risparmio, ovvero le offerte dedicate a coloro che non hanno molto denaro da investire periodicamente ma che intendono comunque provare a costruire un montante a scadenza di tutto rispetto. In Posta ci sono anche offerte per i più piccoli, come i “Buoni fruttiferi postali dedicati ai minori di età” che offrono un rendimento fisso predeterminato superiore a quello di un buono postale ordinario di pari durata e data di sottoscrizione. Quelli sottoscrivibili a tutto dicembre hanno caratteristiche interessanti.