Prelievo forzoso dai risparmi degli italiani impossibile

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L’ipotesi di prelievo forzoso dai depositi bancari dei correntisti di Cipro - avanzata dall’Europa per dare il via al piano di aiuti a favore della piccola isola ormai sull’orlo della bancarotta - è stata rigettata dal Parlamento cipriota, ma è stato comunque creato un precedente

L’ipotesi di prelievo forzoso dai depositi bancari dei correntisti di Cipro – avanzata dall’Europa per dare il via al piano di aiuti a favore della piccola isola ormai sull’orlo della bancarotta – è stata rigettata dal Parlamento cipriota, ma è stato comunque creato un precedente. I correntisti di altri paesi europei in difficoltà finanziaria sono spaventati dall’ipotesi di vedersi diluire dall’oggi al domani i risparmi di una vita depositati nelle banche. Un’ipotesi sconcertante, che in Italia si è già verificata agli inizi degli anni ’90 con il governo Amato.

Era inizio luglio 1992. L’Italia era in piena crisi, a causa della forte svalutazione della lira e per le difficoltà finanziarie delle banche. Le finanze pubbliche erano in sofferenza. Il governo Amato decise di procedere con un prelievo forzoso pari allo 0,6% dei risparmi degli italiani depositati in banca. Oggi lo spettro di un prelievo choc torna ad aleggiare tra i risparmiatori italiani, a causa di una grave crisi economico-finanziaria che vede il debito pubblico sopra la soglia monstre dei 2mila miliardi.

PRELIEVO CHOC DAI RISPARMI DEGLI ITALIANI E’ POSSIBILE?

Secondo Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, un prelievo forzoso in Italia è assolutamente da escludere. Il numero uno dell’Abi ha ripreso le dichiarazioni rilasciate ieri da Antonio Squinzi, presidente di Confindustria, che si è detto preoccupato per la crisi di Cipro. Intanto, in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt, il capo economista di Commerzbank ha rilanciato l’ipotesi di un prelievo forzoso in Italia per abbattere l’enorme debito pubblico.

COSA SUCCEDE AI NOSTRI RISPARMI SE LA BANCA FALLISCE?

I banchieri italiani ritengono l’ipotesi impossibile. Secondo Alessandro Profumo, presidente di Mps, “è una balla”, mentre per Mario Sarcinelli di Dexia Crediop è “una grande stupidaggine”. Si unisce a questo pensiero anche Emilio Zanetti, presidente del consiglio di gestione di Ubi Banca: secondo il banchiere “i correntisti possono stare tranquilli”.

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