Tasse triplicate al Sud negli ultimi 20 anni

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Il ritardo delMezzogiorno rispetto al Nord è in gran parte dovuto all’eccessiva imposizione fiscale, che negli ultimi vent’anni è addirittura triplicata allontanando gli investitori soprattutto stranieri

Il ritardo del Mezzogiorno rispetto al Nord è in gran parte dovuto all’eccessiva imposizione fiscale, che negli ultimi vent’anni è addirittura triplicata allontanando gli investitori soprattutto stranieri. In termini pro-capite le entrate tributarie dei comuni del Centro-Nord sono raddoppiate, passando dai 224 euro del 1991 a 408 euro del 2010. Al Sud, invece, sono addirittura triplicate, dai 121 euro pro-capite del ’91 ai 303 euro del 2010. Un’impennata delle tasse che viene certificata dal rapporto Svimez 2011 sulla finanza dei comuni italiani.

In vent’anni le entrate tributarie si sono impennate fino al 150% al Sud, mentre al Centro-Nord dell’82%. Il dato è davvero preoccupante se si considerano gli investimenti in servizi e infrastrutture effettuati dai comuni italiani: le spese in conto capitale sono diminuite di un terzo nell’ultimo decennio, mentre gli investimenti diretti sono scesi del 17,7%. Nel periodo 2010-2011 c’è stata un’ulteriore diminuzione degli investimenti diretti del 5,7% nel Mezzogiorno. Questo è più o meno il dato storico.

Per le imprese ora c’è da fare i conti con nuove tasse. Secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, l’Imu arriverà a costare mediamente l’82% l’anno in più rispetto allo scorso anno. La causa principale è il forte aumento sui capannoni industriali. La classifica degli aumenti viene guidata dal comune di Caserta, seguita da Pesaro, Savona e Rovigo.

Gli imprenditori casertani subiranno un aumento medio annuo, rispetto all’Ici, dell’82%. In termini assoluti Caserta ha sperimentato un aggravio aggiuntivo di 1.378 euro, in seguito alla decisione di alzare l’aliquota fino al massimo del 10,6%. Importanti aumenti anche a Palermo e Salerno. A Brindisi, invece, nonostante il mantenimento dell’aliquota base, l’aggravio con l’Imu sarà pari a 2.514 euro (+30%).

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