Nessuna penale per recesso contratto telefonico

Unicons ha chiarito una volta per tutte che la legge italiana vieta assolutamente l’addebito dei costi per il recesso anticipato da un contratto di telefonia, quindi non si devono pagare penali di alcun tipo nel momento in cui si scelga di cambiare operatore telefonico.

Questa precisazione dell’associazione dei consumatori arriva in seguito a molte segnalazioni da parte di cittadini che in seguito al passaggio ad un altro operatore si sono visti addebitare in bolletta delle penali per il passaggio di operatore.


Molto spesso le compagnie tentano di nascondere queste voci sotto varie forme, indicando per esempio canoni mensili fino alla fine dell’anno in corso, penali per la mancata restituzione di apparecchi e modem, costi di disattivazione o addebito per recesso anticipato. La conferma di Unicons ribadisce che il Decreto Bersani vieta l’addebito di tali spese, permettendo solamente quelli di disattivazione certificati dal gestore telefonico.

► RECESSO ASSICURAZIONE VITA

Per ciò che concerne per esempio i modem concessi in comodato d’uso, la legge prevede che l’operatore non può far pagare penali al cliente se non è previsto il ritiro dell’apparecchio in questione o se comunque non fornisce chiare indicazioni per la sua restituzione. In casi come questo l’addebito dei costi è illegittimo nei confronti del cliente.

Il cliente dovrà pagare la somma restante prevista dal contratto solamente nel caso di acquisto di un dispositivo legato al contratto. Tuttavia pure in questo caso non potranno esserci penali per il cliente per aver risolto in anticipo il contratto. Il cliente sarà solamente tenuto a pagare la differenza rispetto alla fine del contratto di acquisto del dispositivo.

Chi ha subito penali del genere può rivolgersi ad UniCons per cercare di riavere indietro i soldi.