Se per la Cgia di Mestre l’aumento Iva costerà 103€ in più a famiglia nel 2013, l’ufficio studi di Confcommercio prevede una stangata ancor più pesante da 135 euro l’anno
Se per la Cgia di Mestre l’aumento Iva costerà 103€ in più a famiglia nel 2013, l’ufficio studi di Confcommercio prevede una stangata ancor più pesante da 135 euro l’anno. Il dibattito politico prosegue sulla questione dell’aumento dell’Iva, che dal 1° luglio prossimo crescerà di un punto al 22%. Tuttavia, finora non si è riusciti a trovare il modo per trovare i 2 miliardi necessari per scongiurare questo aumento, per cui quasi certamente l’Iva crescerà. Secondo Confcommercio, l’incremento al 22% avrà un impatto sul 70% dei consumi totali.
Adusbef e Federconsumatori ritengono che l’impatto medio sui bilanci delle famiglie italiane sarà ancora più oneroso: 207 euro in più all’anno. Il carrello della spesa rischia di subire pesanti ripercussioni. Previsti aumenti per caffè, succhi di frutta, vini, superalcolici, sigarette, televisori, frigoriferi, lavatrici, auto, carburanti, ciclomotori, biciclette, servizi per la telefonia, connessione internet, pc, tablet, illuminazione, calzature, valigie, piscine, palestre e pacchetti vacanza.
Il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, ha ricordato che “impedire l’aumento dal 21 al 22 per cento è un impegno programmatico sul quale Letta ha ricevuto la fiducia”. Tuttavia, fino a questo momento il premier Enrico Letta ha fatto intendere che difficilmente sarà possibile evitare l’aumento dell’Iva, ma allo stesso tempo ha provato a rassicurare gli italiani sul fatto che sarà mantenuto l’impegno per ridurre le tasse.
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Letta vorrebbe dare priorità alla riduzione della tassazione sulle imprese per rilanciare l’occupazione, considerando che nella sua agenda il lavoro è in cima alla lista. L’obiettivo di Letta è creare occupazione per i giovani, con un target di 100mila nuovi posti di lavoro. Tra due giorni è atteso il confronto tra il governo e le parti sociali. Alla fine l’aumento dell’Iva ci sarà, con l’esecutivo in carica che sposterà la bilancia a favore dei giovani senza lavoro.