Autocertificazione per esenzione ticket

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La definizione del ticket avviene a partire dalla certificazione del reddito del nucleo familiare fiscale lordo, che deve essere composto dai coniugi (ma non separati, anche se non sono a carico) e dai familiari a carico

La definizione del ticket avviene a partire dalla certificazione del reddito del nucleo familiare fiscale lordo, che deve essere composto dai coniugi (ma non separati, anche se non sono a carico) e dai familiari a carico, ovvero coloro che consentono di ottenere detrazioni ai fini Irpef per carichi di famiglia (il reddito annuo lordo deve essere inferiore ai 2.840,51 euro). Le fasce di reddito familiare fiscale lordo annuo, alle quali viene modulato il ticket da pagare, sono tre. Per la fascia 1 (codice RE1), entro i 36.152 euro.

Per la fascia 2 (codice RE2), tra 36.153 euro e 70mila euro, mentre per la fascia 3 (codice RE3), tra 70.001 e 100.000 euro. Se si dovesse superare i 100mila euro annui lordi di reddito familiare fiscale, allora si paga la cifra massima prevista per il ticket e non serve fare nemmeno l’autocertificazione. Per le tre fasce di reddito bisogna, invece, procedere con un’autocertificazione per ogni componente del nucleo familiare.

Le persone esenti totali non devono presentare l’autocertificazione, in quanto non pagheranno alcun ticket. Chi deve presentare l’autocertificazione ma invece non lo fa, si vede applicare il ticket massimo previsto. L’autocertificazione ha validità fino alla modifica delle condizioni relative al reddito del nucleo familiare fiscale lordo. Il modello autocertificazone può essere scaricato su internet (diversi siti web mettono a disposizione il link per scaricarlo comodamente) oppure essere rinvenuti negli sportelli autorizzati per il rilascio del modello.

Quindi ci si può recare in farmacie, patronati, CAF, sportelli del servizio sanitario, sindacati o associazioni di categoria. Quando viene completato il modulo di autocertificazione, bisogna poi trasmettere il documento con posta raccomandata con ricevuta di ritorno, al quale allegare anche la propria fotocopia della carta di identità, all’azienda USL di residenza. In alternativa si può utilizzare la posta elettronica certificata PEC o la posta elettronica ordinaria.

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