Effetto-Imu sul crollo degli investimenti immobiliari

di Redazione Commenta

Negli ultimi mesi gli italiani hanno imparato a loro malgrado quali effetti sono in grado di provocare due parole spesso ripetute nei tg della sera, ovvero spread e Imu

Negli ultimi mesi gli italiani hanno imparato a loro malgrado quali effetti sono in grado di provocare due parole spesso ripetute nei tg della sera, ovvero spread e Imu. Ormai sono considerate vere e proprie bestie nere per le tasche degli italiani. Ma non solo. Sono ritenute responsabili del crollo del mercato immobiliare. L’impennata dello spread ha fatto alzare la guardia alle banche nell’erogazione dei mutui; l’Imu ha allontanato i compratori di immobili, spaventati dall’eccessivo carico fiscale da sostenere con il possesso della casa.

Dopo il decennio d’oro dell’immobiliare tra il 1997 e il 2007, si è toccaato un punto massimo che ha dato il via a una robusta correzione delle quotazioni. Se da un lato la discesa dei prezzi era da un lato auspicabile per rendere più equilibrato il mercato, dall’altro preoccupa il fatto di non vedere ancora la luce alla fine del tunnel. L’Imu ha contribuito a mettere in ginocchio il mercato immobiliare, generando un clamoroso tracollo delle transazioni.

A giugno c’è stato il primo assaggio di ciò che dovrà avvenire in questo scorcio d’anno. Sulla prima casa l’aliquota è stata pari al 4 per mille, mentre negli ultimi tre anni non esisteva la tassa (che si chiamava Ici) non esisteva più. Sulla seconda casa l’imposta è stata calcolata sul valore catastale rivalutato del 60%, oltre al 5% già previsto da anni.

Nel 2013 le previsioni di Nomisma sono per un ulteriore calo dei prezzi delle case. Si stima un calo medio del 5%, con punte maggiori in zone e abitazioni di bassa qualità. Il numero delle compravendite dovrebbe ridursi ancora sui minimi degli anni ’90. In zone di lusso, come Cortina, Capri e Madonna di Campiglio, sono previsti cali vicini alle due cifre percentuali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>