La crisi del settore immobiliare sta spingendo i proprietari di case ad abbassare le richieste
La crisi del settore immobiliare sta spingendo i proprietari di case ad abbassare le richieste. Secondo quanto emerge dal portale degli annunci immobiliari Idealista.it, dopo l’estate c’è una chiara tendenza alla diminuzione del prezzo richiesto nei mesi precedenti in quanto i proprietari temono di mantenere gli immobili invenduti ancora per molto tempo. La ricerca è stata effettuata considerando più di 200mila offerte. Ebbene, a settembre 2012, il numero di case per cui i proprietari (o le agenzie immobiliari che si occupano della vendita) hanno abbassato il prezzo è passato a 9mila unità.
Si tratta del numero più alto mai registrato dal 2007, ovvero l’anno in cui ebbe inizio la crisi del settore immobiliare prima negli Stati Uniti e poi in Europa. La tendenza ad abbassare i prezzi ha portato a uno sconto medio del 6,5%. Città storicamente caratterizzate da prezzi dele case molto elevati, come Milano e Roma, restano un po’ sotto la media a 5,6%.
A Napoli e Torino lo sconto è del 6,1%, a Bologna del 6,2%. A Milano, però, ci sono scate cadute dei prezzi fino al 29%, a Roma del 31%, Napoli del 27%, Torino del 23%. Il mercato immobiliare potrebbe, quindi, essere giunto a un importante punto di svolta, dopo che nel secondo trimestre dell’anno c’è stato un crollo delle transazioni del 25,6% (a Milano peggio della media al 26,2%).
I prezzi reali sono scesi anche più del 10% in buone posizioni nelle grandi città, più che in periferia. Nei prossimi mesi è atteso un ulteriore allentamento delle richieste dei proprietari, che devono fare i conti con costi di gestione di immobili non occupati davvero molto alti: si può stimare un costo annuo compreso tra il 6% e l’8% del valore dell’immobile (considerando anche l’Imu e il mancato incasso che si sarebbe potuto reinvestire con la vendita).
