Un italiano su cinque non andrà in vacanza

di Redazione Commenta

Molti italiani rinunceranno alle tanto agognate vacanze estive, nonostante mesi di sacrifici in campo professionale e nella vita privata. Si stima che almeno un italiano su cinque non andrà in vacanza quest’anno

La crisi economica ha messo in gravi difficoltà le famiglie italiane, che recentemente hanno dovuto fare i conti con numerose scadenze fiscali compresa la nuova imposta Imu. Era inevitabile per molti dover tirare la cinghia per rientrare nelle spese complessive da sostenere durante l’intero anno. Così molti italiani rinunceranno alle tanto agognate vacanze estive, nonostante mesi di sacrifici in campo professionale e nella vita privata. Si stima che almeno un italiano su cinque non andrà in vacanza quest’anno.

Inoltre, un italiano su quattro ridurrà la durata delle proprie ferie e per il 40% di questi le vacanze saranno di appena una settimana. Il 16% degli italiani preferisce anche portare con sé tutto il denaro contante che gli serve. Sono questi i risultati che emergono dalla ricerca condotta dal portale PromoQui.it, sito di offerte e volantini che vanta 200mila utenti registrati.

FAMIGLIE ITALIANE NON RIESCONO PIU’ A RISPARMIARE

Per il 43% del campione la durata della vacanza non subirà particolari stravolgimenti, per cui quasi un italiano su tre resterà lontano da casa e dal lavoro per due settimane, mentre il 27% si farà soltanto una settimana di vacanza. In linea generale le ferie nella stagione estiva saranno improntate al risparmio. E non poteva essere altrimenti, in un periodo così difficile dal punto di vista congiunturale e con il tasso di risparmio delle famiglie crollate ai minimi storici.

APPLICAZIONI GRATUITE PER ORGANIZZARE LE VACANZE ESTIVE

La maggior parte del campione utilizzerà il fai-da-te, evitando ulteriori costi di caricamento nelle spese di viaggio, mentre il 13% si rivolgerà ad un’agenzia di viaggi. Per quanto riguarda le modalità di pagamento, il bancomat resta l’opzione più diffusa (41%), poi troviamo la carta di credito e infine il contante.

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