Famiglie italiane non riescono più a risparmiare

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La crisi economica sta mettendo in ginocchio la Corporate Italia, mentre la stretta fiscale varata dall’esecutivo Monti ha impattato in modo significativo sulla capacità di risparmio della stragrande maggioranza delle famiglie italiane

La crisi economica sta mettendo in ginocchio la Corporate Italia, mentre la stretta fiscale varata dall’esecutivo Monti – resa necessaria per evitare il crack delle finanze pubbliche – ha impattato in modo significativo sulla capacità di risparmio della stragrande maggioranza delle famiglie italiane che un tempo erano tra le più parsimoniose nel vecchio continente. L’inversione di tendenza è dovuta, però, alle difficoltà congiunturali e quest’anno si è toccato addirittura il minimo storico in tema di risparmio. Nell’ultimo anno il tasso di risparmio è sceso al 38,7% dal 47,2%.

E’ quanto emerge dalla ricerca condotta dal Centro Studi Eiudi e da Intesa SanPaolo, basata su un sondaggio Doxa effettuato tra gennaio e febbraio scorso attraverso l’intervista di 1.053 capi-famiglia, correntisti bancari e/o postali. Nel 2012 si è raggiunto un altro record negativo. Infatti, i non risparmiatori hanno raggiunto addirittura il 61,3%. Rispetto al passato emerge una minore propensione al risparmio per l’acquisto della casa.

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Dal 2004 la quota destinata all’acquisto della casa è scesa dal 25,7% al 5,5% di quest’anno. Aumenta, invece, la propensione per mettere da parte il denaro per la pensione in linea con l’incremento della domanda di prodotti per fini pensionistici (previdenza complementare). La metà degli intervistati ritiene che le scelte di investimento siano più difficili rispetto allo scorso anno e il 53% preferisce la sicurezza.

TASSAZIONE CONTI DEPOSITO DECRETO MONTI

Dalla ricerca emerge che tra i risparmiatori è aumentata anche l’avversione verso l’investimento in obbligazioni ed è scesa contestualmente anche la quota di bond detenuti in portfolio rispetto allo scorso anno. Dall’indagine emerge chiaramente una mancanza di fiducia dei risparmiatori, che non progettano, non rischiano e non investono.

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