Soldi e diritti

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Vediamo come tutelare i nostri diritti quando si parla di tassi d'interesse e contratti bancari.

Sempre in tema di consumi e metodi per ridurre i costi aziendali, vediamo come tutelare i nostri diritti quando si parla di tassi d’interesse e contratti bancari.
Sempre più spesso si sentono casi di accordi modificati e di clienti ignari di tali modifiche, così cerchiamo di capire come poter dormire sonni tranquilli e come muoverci legalmente quando si è vittime di questi abusi. La banca può rinnovare un contratto ma è tenuto a informare il clienti in forma scritta e con almeno due mesi di anticipo, secondo le norme sulla trasparenza, in vigore dallo scorso dicembre. Il D.Lgs.141/10 riguarda proprio il “diritto” della Banca di modificare unilateralmente il contratto da un punto di vista economico, in cui viene sottolineato più volte che l’istituto di credito può cambiare le clausole solo ed esclusivamente in presenza di un giustificato motivo.


La banca dovrà quindi dimostrare quali sono i fattori che rendono necessaria la modifica dell’accordo stipulato precedentemente e il cliente potrà decidere di accettare le nuove condizioni, se non recede dal contratto prima che la nuova clausola diventi operativa, oppure liquidare il tutto. Un’altro punto fondamentale riguarda il tasso dei mutui, infatti, le modifiche non possono MAI colpire i tassi d’interesse stabiliti dalla banca al momento della firma del contratto, perché devono essere applicati per tutta la durata del mutuo.

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