Servizio auto on demand Car2go pronto al debutto a Milano

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Chiamiamola pure “auto on demand” quella che potrebbe essere la rivoluzione nel settore auto e della mobilità in macchina nelle grandi città. A Milano sta per partire Car2go, il servizio della Mercedes che è già attivo in 20 grandi città del mondo

Chiamiamola pure “auto on demand” quella che potrebbe essere la rivoluzione nel settore auto e della mobilità in macchina nelle grandi città. A Milano sta per partire Car2go, il servizio della Mercedes che è già attivo in 20 grandi città del mondo. Il sindaco Pisapia ha già fissato le regole per il bando, ma ora i tedeschi dovranno lanciare ufficialmente la loro candidatura. Se tutto filerà liscio, saranno 450 le Smart che saranno condivise nel capoluogo lombardo. Il car sharing “peer-to-peer” potrebbe essere davvero il futuro dell’auto.

In una fase storica in cui i redditi delle persone sono in forte calo e la disoccupazione è a livelli record, anche nelle regioni più ricche della penisola, la condivisione delle auto può essere una soluzione molto vantaggiosa soprattutto per i lavoratori, considerando anche che i costi delle Rc Auto sono alle stelle. Il car sharing fa sì che l’auto venga utilizzata solo quando serve.

Una volta terminato il noleggio, la vettura può essere parcheggiata in qualsiasi punto della città all’interno delle zone fissate dalla società di servizio. Rispetto al classico car sharing, però, un servizio come quello di Car2go non prevede piazzole di sosta fisse oppure obblighi di prenotazione. Per sbloccare la vettura basta avvicinare una scheda magnetica al parabrezza, inserire il codice sul display e il gioco è fatto. Non ci sono spese di assicurazione, né per il bollo, né per il garage.

Inoltre, nessuna prenotazione è valida se non 30 minuti prima. La maniera più semplice per iscriversi è su internet. Una volta attivato il servizio Car2go bisogna recarsi in uno dei punti con una patente valida da almeno un anno. L’età minima per guidare l’auto condivisa è di 19 anni. La tassa di iscrizione è pari a 19 euro “una tantum”, poi si paga 0,19 euro al minuto.

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