Fondi pensione aperti +8,6% nel 2012

di Redazione Commenta

Il rendimento netto realizzato nel corso dello scorso anno è stato mediamente pari all’8,6%. Si tratta di una performance più che doppia rispetto alla rivalutazione del trattamento di fine rapporto lavoro subordinato (Tfr), che si è attestata al 3,4% netto

Lo scorso anno è stato davvero molto positivo per la previdenza complementare, ovvero la pensione di scorta degli italiani. Secondo quanto emerge dai risultati di un campione particolarmente significativo di fondi pensione aperti, il rendimento netto realizzato nel corso dello scorso anno è stato mediamente pari all’8,6%. Si tratta di una performance più che doppia rispetto alla rivalutazione del trattamento di fine rapporto lavoro subordinato (Tfr), che si è attestata al 3,4% netto nonostante il deciso incremento dell’inflazione avvenuto negli ultimi dodici mesi.

Bisogna ricordare che la liquidazione si rivaluta sommando il 75% dell’inflazione con l’1,5%. Il rendimento della pensione di scorta nel 2012 riscatta il risultato negativo dell’anno precedente, quando si era assistito a un calo medio del 2,4%. Le linee di gestione aperte hanno beneficiato del rally dei mercati azionari internazionali, con il recupero dei listini europei periferici, ma soprattutto dei titoli di stato europei (in particolare dei Btp).

PERCHE’ CONVIENE ADERIRE ALLA PREVIDENZA INTEGRATIVA?

In base a quanto emerge dai dati Mefop del 30 settembre 2012, i fondi pensione aperti investono nei Btp il 49,7% del proprio portfolio. La performance delle linee aperte è significativa in quanto si tratta di gestioni collegate ai piani pensionistici individuali (Pip), che a loro volte sono collegati alle polizze unit-linked. Ricordiamo che la tassazione sui fondi pensione è dell’11%, meno del 20% dei fondi comuni di investimento o del 12,5% dei titoli di stato.

TASSE DA PAGARE SUI CONTI CORRENTI NEL 2013

Da quando la serie storica viene monitorata dal Covip, la previdenza complementare ha battuto il Tfr cinque volte su otto. Il Tfr ha prevalso solo nel 2007, 2008 e 2011, ovvero in occasione dello scoppio della bolla dei subprime prima e del debito europeo poi. I migliori rendimenti del 2012 sono arrivati dalle linee aperte che investono sui mercati azionari, come Intesa SanPaolo Previdenza che ha guadagnato il 22,5%.

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