Come risparmiare sui farmaci tramite automedicazione

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I farmaci rappresentano una spesa esosa per tutte le famiglie italiane. Ma con una automedicazione responsabile e appropriata, si potrebbe arrivare a risparmi maggiori per il sistema sanitario. E, dunque, a risparmi per i cittadini.

Questa è la formula che si evince da alcuni studi sul settore che hanno segnalato un potenziale alleggerimento di 774 milioni di euro l’anno per i conti del Ssn. Uno studio portato avanti dall’Associazione europea dell’industria dell’automedicazione (Aesgp) ha stimato che già a partire dal 2004 in oltre 16 miliardi di euro il risparmio proveniente da una maggiore diffusione dell’automedicazione nei Paesi membri dell’Unione europea allargata. Un risparmio che, dunque, sarebbe altissimo.

Il valore economico dell’automedicazione per l’Italia è stato stabilito di recente in due studi condotti da Assosalute, che hanno dimostrato come un più appropriato ricorso all’automedicazione e un maggior numero di principi attivi disponibili senza obbligo di ricetta potrebbero generare nel nostro Paese un risparmio per il sistema pubblico pari a 774 milioni di euro l’anno (studio Cergas Bocconi, 2013).

I dati sono stati presentati nel corso l’evento ‘Semplicemente salute’, organizzato da Assosalute, l’associazione nazionale farmaci di automedicazione. A livello economico, i farmaci senza obbligo di prescrizione rappresentano il 17% delle confezioni di farmaci dispensate in Italia (quasi 316 milioni) per un giro di affari di oltre 2,4 miliardi di euro, pari al 13,7% della spesa farmaceutica territoriale. I farmaci di automedicazione si configurano come corrispondenti a oltre il 70% del totale dei farmaci senza obbligo di ricetta venduti nella Penisola.

Vale, dunque, la pena saperne di più su questa nozione e su questa nuova prassi.

 

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