Mutui cosa fare se la banca non concede il prestito

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Nel corso degli ultimi dodici mesi le erogazioni di mutui sono crollate del 47%. Questo pesante calo è dovuto alla congiuntura economica sfavorevole in Italia, che porta le banche a chiudere i rubinetti del credito, ma anche alle minori richieste da parte delle famiglie italiane

Nel corso degli ultimi dodici mesi le erogazioni di mutui sono crollate del 47%. Questo pesante calo è dovuto alla congiuntura economica sfavorevole in Italia, che porta le banche a chiudere i rubinetti del credito, ma anche alle minori richieste da parte delle famiglie italiane, che hanno paura di indebitarsi a lungo termine in questo momento di scarsa fiducia per il futuro. Gli italiani, sobbarcati dalle tasse e alle prese con un forte calo del potere d’acquisto, non si trovano oggi nella condizione né psicologica né finanziaria per affrontare un’operazione di finanziamento a lungo termine.

Il problema è ancora più grave per i giovani, che risentono del forte incremento della disoccupazione giovanile. Secondo i dati raccolti da Mutui.it, soltanto il 16% dei richiedenti riesce a ottenere un mutuo e un quarto delle domande di finanziamento arriva proprio dai giovani under 30. Nel 2012 si stima che siano stati stipulati 200mila mutui ipotecari, nonostante la speculazione di molte banche sui tassi.

Il mercato, quindi, non è completamente bloccato e molti non possono aspettare di comprare una casa solo quando sarà finita del tutto la crisi economica in Italia. Vediamo, dunque, come bisogna muoversi al meglio per ottenere un mutuo, anche se la prima banca ci ha già detto di no. Innanzitutto non bisogna fermare la propria ricerca. Non bisogna scoraggiarsi se arrivano i primo “no”. Ogni banca ha le sue strategie in tema di mutui e magari si può trovare quella che, per rilanciare le erogazioni, tenderà anche ad abbassare i tassi.

Per trovare la banca che fa al caso nostro (e al nostro budget) si può cercare sul web, utilizzando quei broker di mutui che consentono una ricerca con parametri ben definiti, in particolare il Taeg. Prima di avventurarsi nei preventivi definitivi, meglio avere le idee chiare su durata, tipologia del tasso (fisso o variabile) e altri costi. Infine, non dimenticarsi mai di calcolare la rata sostenibile del proprio mutuo.

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