Come proteggersi sui mutui dal rischio del tasso variabile

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Il taglio dei tassi di interesse della BCE di un quarto di punto allo 0,75%, annunciato lo scorso 5 luglio, ha continuato a spingere al ribasso le quotazioni dell’Euribor

 Il taglio dei tassi di interesse della BCE di un quarto di punto allo 0,75%, annunciato lo scorso 5 luglio, ha continuato a spingere al ribasso le quotazioni dell’Euribor. Ieri il tasso Euribor a 3 mesi ha aggiornato i minimi storici intorno allo 0,477%, mentre l’Euribor a 1 mese è sceso sotto lo 0,25%, ovvero il tasso minimo di sempre. Il crollo dei tassi interbancari è la conseguenza più ovvia delle aspettative di taglio dei tassi dell’Eurotower, che potrebbe ancora limare verso il basso il livello nei prossimi mesi.

Sebbene gli ultimi dati elaborati da Assofin-Crif-Prometeia evidenzino un crollo delle erogazioni di mutui del 47% nei primi sei mesi dell’anno, ci sono migliaia di famiglie alle prese con una richiesta di finanziamento. Il dilemma non è più solo quello relativo alla scelta del tasso fisso o del variabile, bensì anche se conviene oggi stipulare un contratto di mutuo oppure è meglio attendere tempi migliori. Sono in tanti che stanno giocando sulla difensiva.

Più che il dilemma “tasso”, i mutuatari potrebbero pensare che possa essere conveniente attendere un calo dello spread applicato delle banche, che quest’anno è raddoppiato rispetto allo scorso anno. Lo spread sui mutui è il margine applicato dagli istituti di credito, che comprende anche i costi di copertura dal rischio raccolta oltre che gli utili). Oggi viaggia poco sopra il 3% per i mutui standard da 150mila euro con durata a 25 anni.

Oggi con un mutuo a tasso variabile si risparmiano almeno 200 euro al mese rispetto al tasso fisso. Molti, però, temono un rialzo dei tassi in futuro visto che siamo sui minimi storici. In realtà, se si osserva l’andamento dei futures sull’Euribor a 3 mesi, la proiezione a 5 anni vede un incremento del tasso interbancario trimestrale intorno all’1,9% solo a partire dal 2017.

Insomma, in base alle stime, si è protetti almeno per altre 60 rate. Per coprirsi dal rischio tassi, si può anche aprire un conto deposito per parcheggiare la liquidità per un ammontare pari alla differenza tra la rata fissa (che si sarebbe pagata) e la rata variabile. In questo modo il mutuatario dovrebbe dormire sonni di sicuro più tranquilli.

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