Imposta di bollo sul conto corrente, come evitare di pagarla

di Daniele Pace Commenta

L’estratto del conto corrente, oppure del libretto di risparmio, alle Poste include anche una voce ben particolare, che è stata denominata “imposta di bollo”, nella maggior parte dei casi liquidata al termine di ciascun trimestre. Stiamo parlando di una cifra fissa, che non è strettamente collegata alle condizioni di conto che è stato trattato con la banca.

Imposta di bollo, ecco quando non si deve pagare

C’è un sistema per non pagare l’imposta di bollo sul c/c, nonostante comunque si tratti di una cifra irrisoria. Stiamo parlando di 8 euro a trimestre: certo, non si tratta di grandi cifre, ma comunque 32 euro da pagare annualmente, con il passare del tempo, possono rappresentare un bel gruzzoletto.

L’imposta di bollo è stata introdotta nel 2012: tutte le persone fisiche che hanno un conto corrente devono pagare 34,20 euro all’anno, che arriva fino a toccare i 100 euro per tutti quei conti che sono intestati alle partite Iva. La regola più importante da seguire è che l’imposta va a scattare e si deve pagare solo ed esclusivamente nel momento in cui c’è una giacenza media pari ad almeno 5000 euro. Dato che l’imposta pesa sul conto del contribuente che ha più di un conto corrente, ecco che l’imposta dovrà essere pagata per ogni conto disponibile.

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