Conto salato per chi va in rosso sul conto

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Andare a debito con la propria banca non si preannuncia un’esperienza idilliaca. Nonostante l’abolizione della commissione di massimo scoperto, le banche hanno subito trovato il modo di rimpiazzare questa voce di entrata

Andare a debito con la propria banca non si preannuncia un’esperienza idilliaca. Nonostante l’abolizione della commissione di massimo scoperto, le banche hanno subito trovato il modo di rimpiazzare questa voce di entrata con nuove forme di remunerazione sostitutive ugualmente redditizie. Il percorso normativo portato avanti nell’ultimo quinquennio per disciplinare le commissioni bancarie su affidamenti, utilizzi entra-fido e scoperti di conto si è temporaneamente concluso la scorsa estate con la pubblicazione del decreto attuativo del Cicr del 30 giugno 2012.

Dal decreto legge “anticrisi” di novembre 2008 il legislatore è intervenuto più volte: articolo 117-bis del Tub introdotto in sede di conversione (214/2011), decreto Salva-Italia (211/2011) e infine il decreto attuativo del Cicr del 30 giugno scorso. In precedenza il fattore-chiave era laa commissione di massimo scoperto. Dal 1° luglio 2012 sono entrate in vigore le norme per i nuovi contratti e dal 1° ottobre 2012 quelle per i rapporti già in essere dal 1° luglio 2012.

QUANTO COSTA ANDARE IN ROSSO IN BANCA?

L’onere dello sconfinamento è stato spostato totalmente sul tasso debitore. Il tasso di interesse sugli sconfini dei clienti è stato aumentato sensibilmente da quasi tutti gli istituti di credito. Il dato che ha confermato questa prassi è arrivato con l’aggiornamento del Mef del 25 marzo. Il costo medio degli sconfinamenti sui conti non affidati è salito al 15,25% per gli scoperti superiori a 1.500 euro.

COSA SUCCEDE AI NOSTRI RISPARMI SE LA BANCA FALLISCE?

Per impori più bassi in media il tasso debitore è pari al 15,88%. Da fine 2011 c’è stato un aumento del tasso rispettivamente dell’1,25% e dell’1,5%. Si tratta dei tassi effettivi globali medi (Tegm), che comprendono spese, commissioni e imposte. Oltre al tasso sullo sconfino le banche possono anche applicare la commissione di istruttoria veloce (Civ), che in teoria dovrebbe coprire soltanto i costi per svolgere la pratica, nel caso in cui viene effettivamente svolta.

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