Investire sulle banche italiane nel 2013

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La crisi finanziaria scoppiata in Italia nella seconda parte del 2011 ha costretto praticamente tutti i grandi istituti di credito a dare il via a dolorosi piani di ristrutturazione. In borsa le azioni delle banche italiane hanno vissuto alti e bassi

La crisi finanziaria scoppiata in Italia nella seconda parte del 2011 ha costretto praticamente tutti i grandi istituti di credito a dare il via a dolorosi piani di ristrutturazione. In borsa le azioni delle banche italiane hanno vissuto alti e bassi, ma lo scorso anno c’erano ancora titoli sui minimi storici o quasi. Rispetto al 2009 i titoli bancari italiani valgono meno di un terzo. Dopo un ottimo mese di gennaio 2013, le azioni delle banche hanno ripreso a scendere dopo che Mps è finita nella bufera per lo scandalo derivati e per l’incertezza politica.

Proprio l’incertezza dello scenario politico ha complicato le cose per le azioni bancarie, che hanno dovuto fare i conti con le nuove tensioni sullo spread e quindi sui titoli di stato italiani dei quali sono interessate acquirenti. A complicare le cose ci ha pensato la crisi di Cipro, ma ora sul futuro pesa l’enorme massa di potenziali svalutazioni per sofferenze e crediti incagliati (quasi 125 miliardi a fine 2012).

COSA SCEGLIERE TRA TITOLI DI STATO E BOND BANCARI NEL 2013?

Ora in base ai requisiti patrimoniali chiesti da Basilea 3, le banche italiane dovranno trovare altri 18 miliardi di euro. In caso di perdite di bilancio, Bankitalia ha imposto ai management di non distribuire dividendi ai soci né bonus ai manager. Nel 2012 i bilanci sono migliorati, anche se continuano a pesare le svalutazioni sui crediti e sugli avviamenti. In borsa, però, potrebbero riaprirsi spiragli di luce.

INVESTIRE IN BTP A TASSO FISSO O INDICIZZATI ALL’INFLAZIONE NEL 2013?

Le aspettative per un graduale ritorno della redditività dovrebbero favorire il rimbalzo delle azioni bancarie. Da questo punto di vista si fanno preferire quelle che pagano le cedole migliori: Intesa Sanpaolo paga un dividendo di 0,05€ per le ordinarie e 0,061€ per le risparmio, Unicredit 0,09€, Ubi Banca 0,05€. Nel caso di Intesa Sanpaolo il dividend yield azionario del 5,8% è superiore a quello dei bond della banca stessa.

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