Dove investire con l’inflazione ai minimi

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Ad aprile l’inflazione è crollata all’1,2% dall’1,6% di marzo, scendendo sui valori più bassi da febbraio 2010. Un anno fa era al 3,2%. Buone notizie per i risparmiatori...

Ad aprile l’inflazione è crollata all’1,2% dall’1,6% di marzo, scendendo sui valori più bassi da febbraio 2010. Un anno fa era al 3,2%. Buone notizie per i risparmiatori, in quanto la flessione dei prezzi limita l’erosione del potere d’acquisto e rafforza i ritorni sugli investimenti. Da un punto di vista economico, però, aumentano le spinte deflazionistiche in grado di creare maggiori pressioni sugli utili societari, sull’occupazione e la sostenibilità del debito pubblico. Da un punto di vista finanziario, i risparmiatori possono beneficiare di rendimenti “reali” più elevati rispetto al passato.

In un contesto del genere quali sono gli investimenti più attraenti? Escludendo i Bot, che ormai hanno i rendimenti compressi su livelli prossimi allo zero, i conti deposito rappresentano un’ottima forma di remunerazione della liquidità con scadenza a breve termine. Mediamente si possono spuntare tassi annuali anche del 3%, quindi anche più che doppi rispetto all’inflazione. Il conto deposito resta in questa fase la scelta più conveniente: rischio nullo e rendimento “reale” molto allettante.

QUALI RISCHI PER LE FAMIGLIE ITALIANE DAL CROLLO DELL’INFLAZIONE

Con l’inflazione su valori minimi torna l’interesse per la borsa, soprattutto per il dividend yield dei titoli quotati nel paniere FTSE MIB. Oggi la media è intorno al 3,59%, mentre le valutazioni di molti titoli restano davvero basse. Mentre a Wall Street le borse segnano record su record, in Europa ci sono piazze finanziarie sui livelli più alti da 4-5 anni (come Londra e Zurigo) o ai massimi di sempre (Francoforte).

CONSUMI DEGLI ITALIANI TORNANO AI LIVELLI DEL 2000

Piazza Affari resta ancora indietro rispetto al resto della “comitiva”. Secondo Manuela D’Onofrio, direttore investimenti per Unicredit, “con le banche centrali di tutti i paesi sviluppati impegnate a stimolare l’attività economica e l’erogazione del credito, gli investitori dovrebbero sempre di più orientarsi verso l’investimento azionario”. L’esperto suggerisce di comprare azioni americane, europee e giapponesi sulle principali correzioni dei prezzi.

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